Parola di Cialtrone

Gina


Gina è la badante rumena di mio padre, donna di rara simpatia, solare e sempre sorridente. Una boccata d'aria fresca per la mia famiglia. Potrei scrivere un libro su di lei.. sicuramente le dedicherò diversi post. E' piccolina, molto gentile e con una spiccata personalità. Ogni tanto mi chiede di farle delle fotografie che prontamente invia tramite MMS alla famiglia in Romania, ma avendo messo su un po' di peso tutte le volte mi intima: “Lascia fuori il mio culo!”ovvero, fammi un primo piano o al massimo un mezzobusto.A gennaio, tornata dalle ferie, mi ha portato della salsiccia di maiale. Del suo maiale. Il maiale che ha ucciso con le sue dolci manine. Mi ha spiegato che non è difficile accoppare un maiale di qualche tonnellata, ci si avvicina con calma e lo si sgozza con un coltellaccio. Semplice. Me la vedo in una puntata di Cotto e Mangiato: “Prendete un coltello affilato, andate nella stalla ed assalite il vostro maiale alle spalle. Poi accendete il forno a 180°”.La convivenza iniziale non è stata semplice, girava per casa con una vestaglia rosa adorna di finta pelliccia, come in un bordello d'inizio '900. I bypass di mio padre sono stati messi a dura prova.Da quando è in Italia poi, ha sviluppato una forma di dipendenza da scarpe. Le parole SALDI e SCONTO la eccitano come un film con Rocco Siffredi. Fiuta le occasioni a chilometri di distanza e si lancia sulle vetrine in preda a convulsioni.Ciao, mi chiamo Gina e sono shopping compulsiva. Ciao Gina.