Parola di Cialtrone

Tradizione e digestione.. più digestione che tradizione


Niente boxer rossi. Nessun buono proposito. No alla lenticchie. Persino il brindisi è stato low profile. Ho iniziato il nuovo anno dando un calcio nel sedere alle tradizioni e alle superstizioni, con la speranza d'estirpare la sfiga da me. Esci da questo corpo! I primi giorni di gennaio sono leggeri e felici, ci si può aggrappare speranzosi ad un insano ottimismo vivendo nell'illusione che tutto possa veramente migliorare. Un nuovo inizio per una nuova vita! Neanche voi ci crede, vero? Comunque essere propositivo, non mi costa nulla! Ce la posso fare! Cerco di auto-motivarmi, che è un po' come fare dell'autoerotismo.. piacevole ma non particolarmente esaltante. A una cosa però non ho rinunciato, al cibo. Per questo cenone ci siamo contenuti e abbiamo eliminato il secondo dal menù, però si sono moltiplicati d’emblée gli antipasti per un giusto equilibrio. La sindrome da carestia, è così che la chiamo. Quello stupido timore che non ci sia abbastanza da mangiare, che non bastino due casse di vino e che 3 creme al mascarpone diverse siano appena sufficienti per non morire di fame. Abbiamo avanzi per i prossimi sei mesi e scorte di vino, birra, superalcolici e amari che renderebbero ubriaca tutta la Lombardia. Talmente alta era la frenesia alimentare, che neanche ci siamo accorti dell'arrivo della mezzanotte.. Non ho più avuto notizie dei miei amici. Saranno in piena digestione. Consiglio l'idraulico liquido. Quest'anno abbiamo avuto anche un collasso, non per il troppo bere o per l'uso smodato di oppiacei.. semplicemente per un colpo di freddo. Ci si rende conto di non essere più giovincelli quando i malori di stagione soppiantano gli effetti dei bagordi. Basta postumi da sbornia, giramenti di testa e vista offuscata, e benvenuti problemi di digestione, ritenzione idrica e coliche intestinali.