Parola di Cialtrone

E vissero felici e contenti, grazie al prozac


Sono andato a vedere una mostra allestita per festeggiare i 25 anni di animazione della Pixar. Per me vale come un'uscita culturale. Passeggiando tra le sale del Padiglione d'Arte Contemporanea ho iniziato a elucubrare su quanto fossero dannatamente sfigati i protagonisti della Disney. Al confronto Oliver Twist ha un'infanzia felice e serena.La prima che mi viene in mente è Aurora, la bella addormentata nel bosco. Che già dal soprannome si capisce che non brillava certo per vivacità e intelligenza. Ragazza di nobili origini, bella e ricca, ma per colpa di un invito mancato viene data in affidamento alle tre fate, che sono un forte ibrido tra le protagoniste di Sex And The City e le bambinaie di SOS Tata. Qui i cretini sono i genitori. Ma lo sapete che Malefica è incazzosa, che si offende per un nonnulla! Vi costava così tanto invitarla al battesimo?! Per risparmiare un po' sul catering avete fatto un macello. Aurora cresce, si fa giovincella e l'ormone s'imbizzarrisce. Durante una scampagnata al parco incontra il primo uomo della sua vita e decide di farselo. Ovviamente era un principe, fosse andata al Parco Sempione probabilmente rimediava un tossico o un esibizionista con impermeabile. Queste secondo voi sono delle belle premesse per un rapporto sereno e duraturo? Non credo proprio.Un'altra è Biancaneve. Nell'ordine: prima cercano di strapparle il cuore dal petto, poi finisce a lavorare come colf per un gruppo di nani (probabilmente in nero, non ho mai visto nessuno farle firmare un contratto, roba da chiamare subito i sindacati) e per concludere viene avvelenata. Biancaneve ancora adesso prende una manciata di Tavor per riuscire a dormire la notte. Qualcuno poi avrebbe dovuto spiegare a Grimilde che con della semplice stricnina poteva farla fuori in tutta tranquillità, senza lo sbattimento della clausola del “bacio d'amore”. Che poi sappiamo tutti che le protagoniste della Disney sono di facili costumi e alla fine limonano sempre con qualcuno. Ariel, la Sirenetta. Nata da madre sconosciuta, una cernia probabilmente. Di tutta questa storia la più grande cazzata è che il principe si innamora della voce di Ariel. Certo, molto plausibile. Nella realtà avrebbe più successo Ursula, un bel davanzale abbondante ha sempre il suo perché. Le tette grandi compensano i tentacoli.Cenerentola. Anche questa fiaba è l'apoteosi della minchiata. Una sola cosa ho capito delle donne, che nessuna abbandonerebbe mai un paio di scarpe firmate. Strappatele di dosso l'abito da cerimonia, portate i cavalli bianchi al macello e rottamate con incentivi statali la carrozza, ma non toccatele le scarpe! Che poi si sa che alla fine sposa il principe non perché innamorata ma perché le riporta la scarpetta di D&G. Un appunto, qualcuno le dica che non è igienico giocare con i topi.Non ci sono solo principesse sfigate. Parliamo di Penny: orfana, data in affidamento a Medusa e costretta a lavorare in una miniera rischiando l'annegamento ogni santo giorno. Immaginate i risvolti psicologici di tutta questa vicenda. Credo sia ancora in analisi. Un'altra poi che rischiava la peste, il tifo, la leptospirosi e la toxoplasmosi, grazie alla compagnia di Bianca e Bernie.Non sono solo le fanciulle a essere sfigate. Vi ricordate Semola? Orfano, lavora come sguattero e, prima di riuscire a estrarre la spada dalla roccia, viene quasi divorato da un luccio, spennato da un falco e molestato sessualmente da una scoiattola in calore. Poi c'è l'incontro con la gattara del quartiere, Maga Magò. E Nemo? Orfano di madre, nato con una pinna atrofizzata. Quante sono le probabilità che un animale con evidenti malformazioni fisiche riesca a sopravvivere in natura? Zero. Unico lato positivo del racconto è che mi ha insegnato il balenese. L'ho scritto anche sul curriculum.Esprimevo a mia nipote le perplessità del “vissero felici e contenti” e lei mi ha deliziato con uno spin-off della Spada Nelle Roccia: protagonista Mago Merlino che si innamora di Fata Minestra, si sposano e hanno una figlia che chiamano Minestrina. La trama mi sembra un po' debole.