Doveva essere un fine settimana super mondano. Vita sociale a manetta. Alcol a fiumi. Sesso di gruppo senza il gruppo. Venerdì aperitivo al Milano, un locale molto bello della city. Capisco che chiamare Milano un locale a Milano denoti molta poca fantasia. Sabato giro in battello sul lago di Como e tappa a Bellagio con amici madrileños appositamente arrivati dalla Spagna. Olè! Sabato sera cena in una tipica osteria macrobiotica, elemento principe del menù: lo strutto. Domenica cazzeggio selvaggio, giro da MediaWorld e divano. Tanto divano. Troppo divano. Anzi no, il divano non è mai troppo.Ecco come il week-end sia finito inesorabilmente giù per il cesso.Venerdì sera ho fatto l'immenso errore di sedermi sul divano prima d'uscire di casa. Ho ripreso i sensi a mezzanotte, mi sono infilato il pigiama e ho proseguito la ronfata a letto (memento: mai toccare il divano a fine giornata se si vuole avere una serata eccitante). Sabato mattina pronto per la gita a Bellagio in battello! Peccato che in inverno il servizio battello sia sospeso.. non importa, andiamo in auto con la strada panoramica! Alla quarta curva ho iniziato a diventare verde e a soffrire il mal d'auto. Arrivati a Bellagio, il deserto dei Tartari. I negozi nel periodo invernale sono tutti chiusi e faceva così freddo che ho perso un orecchio sul lungo-lago. Torniamo verso la civiltà, seguendo un percorso meno vomitevole, e decidiamo di fare un giro a Como. Tempo zero e mi chiama mio padre dicendomi che si è rotta la caldaia. Molto bene. Torno di volata a casa e trovo mio padre imprigionato in uno spesso strato di ghiaccio, come i mammut nei film. La caldaia ogni 10 minuti andava in blocco. Era necessario spegnere e riaccendere il bruciatore, per farla ripartire per altri 10 minuti. Comodissimo. Ho passato la nottata nel locale caldaia con la mano sull'interruttore.. e mi sono scordato la mangiata faraonica. Domenica l'ho passata sul divano, avvolto come una mummia nel piumino, con due paia di calze e la tuta da sci.Di seguito la foto di un cigno che si burla di me mostrandomi il culo. L'ho scattata poco prima di perdere l'orecchio. Era un segno premonitore.
Prendi un week-end, trattalo male, lascia che ti aspetti per ore..
Doveva essere un fine settimana super mondano. Vita sociale a manetta. Alcol a fiumi. Sesso di gruppo senza il gruppo. Venerdì aperitivo al Milano, un locale molto bello della city. Capisco che chiamare Milano un locale a Milano denoti molta poca fantasia. Sabato giro in battello sul lago di Como e tappa a Bellagio con amici madrileños appositamente arrivati dalla Spagna. Olè! Sabato sera cena in una tipica osteria macrobiotica, elemento principe del menù: lo strutto. Domenica cazzeggio selvaggio, giro da MediaWorld e divano. Tanto divano. Troppo divano. Anzi no, il divano non è mai troppo.Ecco come il week-end sia finito inesorabilmente giù per il cesso.Venerdì sera ho fatto l'immenso errore di sedermi sul divano prima d'uscire di casa. Ho ripreso i sensi a mezzanotte, mi sono infilato il pigiama e ho proseguito la ronfata a letto (memento: mai toccare il divano a fine giornata se si vuole avere una serata eccitante). Sabato mattina pronto per la gita a Bellagio in battello! Peccato che in inverno il servizio battello sia sospeso.. non importa, andiamo in auto con la strada panoramica! Alla quarta curva ho iniziato a diventare verde e a soffrire il mal d'auto. Arrivati a Bellagio, il deserto dei Tartari. I negozi nel periodo invernale sono tutti chiusi e faceva così freddo che ho perso un orecchio sul lungo-lago. Torniamo verso la civiltà, seguendo un percorso meno vomitevole, e decidiamo di fare un giro a Como. Tempo zero e mi chiama mio padre dicendomi che si è rotta la caldaia. Molto bene. Torno di volata a casa e trovo mio padre imprigionato in uno spesso strato di ghiaccio, come i mammut nei film. La caldaia ogni 10 minuti andava in blocco. Era necessario spegnere e riaccendere il bruciatore, per farla ripartire per altri 10 minuti. Comodissimo. Ho passato la nottata nel locale caldaia con la mano sull'interruttore.. e mi sono scordato la mangiata faraonica. Domenica l'ho passata sul divano, avvolto come una mummia nel piumino, con due paia di calze e la tuta da sci.Di seguito la foto di un cigno che si burla di me mostrandomi il culo. L'ho scattata poco prima di perdere l'orecchio. Era un segno premonitore.