Parola di Cialtrone

In vacanza nei luoghi comuni


L'estate è arrivata prepotentemente e come ogni anno i giornali e siti internet si riempiono di articoli utilissimi. Primo su tutti i consigli per proteggersi dal caldo. Il Corriere della Sera ci tiene a farci sapere che bere tanto aiuta quando si ha sete e si suda. La notizia è abbastanza controversa ma spero di non scatenare alcuna polemica. Mio padre è anziano e per proteggerlo dall'afa lo metto sul balcone dalle ore 12 alle 16, avvolto in un una trapunta invernale di piume d'oca. Se lo vedo accaldato gli porto frutta e una bibita: caldarroste appena tolte dal fuoco e un po' di vin brulè, le bibite ghiacciate non fanno bene, è risaputo. Alla sera una bella polenta con il brasato e poi subito a letto con calzettoni e termo-coperta al massimo, sai mai che uno spiffero d'aria gli faccia venire un raffreddore. Poi accendo il camino perché fa subito atmosfera. Del resto non esiste più la mezza stagioneYahoo invece pubblica un articolo bellissimo sul mal d'auto. Il passo chiave dell'articolo è che scendere dalla macchina per fare due passi potrebbe giovare molto e alleviare il malessere. Non ci avevo mai pensato. I miei quando da piccolo diventavo verde sulle curve per prima cosa acceleravano, poi facevano alcuni testa a coda con l'auto e per concludere affrontavano i tornanti in retromarcia. Tutto questo mentre io sorseggiavo un frullato di prugne a testa in giù. I vecchi rimedi di una volta. Comunque il mezzo più sicuro rimane il treno.Repubblica, dal canto suo, ci informa che per non scottarsi bisogna stare all'ombra. Finalmente qualcuno parla chiaro. Al mare ho visto orde di mamme che immergevano i bimbi nell'olia d'oliva per poi sbatterli al sole per 12 ore. Al calar delle tenebre, tutti al solarium per una lampada ad alta pressione che fissa l'abbronzatura. Però il mare più bello del mondo è in Italia.Per concludere Tiscali ci insegna la partenza intelligente per il mare: evitare di mettersi in auto l'ultimo week-end di luglio. Fine. Sintetico ed essenziale. Tutti si lamentano del traffico e poi vedi una persona sola per macchina.Di seguito lascio alcuni spunti per nuovi ed eccitanti articoli, nella sventurata ipotesi che i giornalisti si trovassero a corto d'idee: si stava meglio quando si stava peggio, c’è la crisi ma i ristoranti sono sempre pieni, Venezia è bella ma non ci abiterei.Non c'è mai limite la peggio ma quando c'è la salute, c'è tutto.