Monna Lisa

come trascorrere una domenica pomeriggio


Prendiamo una mamma invalida che ha bisogno dell'aiuto per qualsiasi cosa, ma che non si arrende e vuole "fare, fare, fare", e non accetta discussioni........ se ha deciso che quella tal cosa la vuole fare, tutta la famiglia deve chinare il capo ed eseguire....Prendiamo un papà che la adora, che dopo sessant'anni che stanno insieme la accudisce con una tenerezza che alle volte fa venire le lacrime agli occhiPrendiamo una vicina di casa a cui avanza una mezza zucca e che regala appunto ai suoi viciniPrendiamo una domenica pomeriggio piovosamescoliamo tutti gli ingredienti e cosa salta fuori?????????CRONACA:Ore 15,00 arrivo a casa di mammà per dare il cambio a mia sorella che ha fatto il turno di mezza mattina, due chiacchiere, mi racconta del giorno prima (era il suo compleanno) di come è andata con la fisioterapista che è venuta al mattino, e poi........ dalla camera da letto dove i due genitori stanno facendo il sonnellino pomeridiano arriva la voce di mammà, insolitamente chiara e forte che mi chiama...... deve fare pipì e poi vuole alzarsi.... con l'aiuto di mia sorella, sotto lo sguardo vigile di papi, che sembra che stia dormendo, in realtà controlla che facciamo a modino, la facciamo fare la pipì, la laviamo, le mettiamo l'imbragatura e con il sollevatore la mettiamo sulla poltrona a rotelle.Andiamo in cucina,mentre mia sorella si prepara ad andarsene..........."Prendi una spugna e il detergente e pulisci per bene il tavolo" mi ordina con voce perentoria......... la guardo con aria interrogativa... mi ero già dimenticata della famosa zucca regalata che papi aveva messo nel forno la sera prima... papi si intromette....... "no, no,no..." mia sorella fa già la faccia arrabbiata e io resto lì come un allocco che non capisce una beata fava............Mia sorella esce brontolando e mammà ordina:"prendi la farina, prendi le uova", papi ride.......... e alla fine capisco...........VUOLE FARE I TORTELLONI!!!!!!!!!!!!!!!Prendo allora in mano la sitazione: farina, uova, terrina, verso la farina, ci rompo dentro le uova e comincio ad impastare..... tengo la sfoglia un po' tenera, così lei farà meno fatica a chiudere i tortelloni, poi quando è il momento di "tirarla" la tengo grossa, così ne vengono meno, quando è il momento di tagliare faccio dei quadratoni, così facciamo prima a chiuderli...... insomma dalle quattro alle sei del pomeriggio ho impastato e realizzato dieci uova e un chilo di farina di pasta ripiena............Sono arrivata a casa che erano quasi le otto con la schiena a pezzi, ma contenta di avere fatto contenta lei, che deve "fare, fare, fare"