Monna Lisa

Aria di primavera


Ho tolto una delle due trapunte nel letto, vuol proprio dire che ritengo che ormai non farà più freddo freddo (una l'ho tenuta ehhhh eppoi quella che ho tolto l'ho sostituita con la coperta di raso pesante, che raga' siamo poi solo in aprile e di notte è meglio stare ancora al calduccio).L'acero rosso che ormai sovrasta la casa sta mettendo fuori le nuove foglie (tra un po' non vedrò più nulla fuori dalla finestra della mia camera e la cosa mi angoscia sempre un pochino), le piante di rose (le uniche che si sono salvate dall'Unna che mi scorazza dentro e fuori casa, hanno ripreso vita e sono piene di foglie, spero che a breve metteranno pure i boccioli.E' ora di piantare il basilico, ma devo studiare come salvarlo dalle grinfie dell'Unna candida.Il prato è un disastro: pieno di buche, l'erba è un lontano ricordo, l'edera che ricopre il muro del giardino è stata accuratamente divelta fino ad altezza delle fauci dell'Unna come sopra citata, restano i rami alti, ma visto che quelli a cui stavano attaccati non ci sono più prevedo un rapidissimo dissecamento delle foglie.Per il resto l'aria è tiepida, il pelo della muta svolazza allegramente ogni dove, la Creatura se lo trova perfino in casa sua, che è a tre piani sopra di noi, il sole splende e io... udite... udite mi trovo con la domenica libera!!!!!!! Libera di stare con mio marito tutto il giorno, libera di andare ad una pallosissima fiera dell'antiquariato (delle cose vecchie e inutili dico io) con una coppia di amici  sulle colline sopra di noi, improvvisare all'ultimo momento una cena in un'osteria schiccosissima, dove l'Unna sfatando tutti i preconcetti si è comportata benissimo, non ha abbaiato, non ha dato fastidio, si è rintanata sotto il tavolo ricoperto fino al pavimento dalla tovaglia e si è fatta un sonnellino, senza nemmeno tentare di rosicchiare le gambe delle sedie.Ecco ci voleva davvero una domenica così: tiepida, pigra, perditempo e piena di risate.