Monna Lisa

Ferie Bagnate, ferie fortunate?????


Mahhhhhh!!!!!!!! Che dire???????? Credo che in tutta la mia vita non sia mai capitata una cosa del genere, sì ok il fine settimana a Vienna durante il quale ha piovuto per tutto il tempo, ok le vacanze alle Canarie durante le quali è stato nuvoloso e ventoso per un'intera settimana (salvo poi lo spuntare di un sole splendente proprio il giorno della parteza pe ril ritorno), ok l'uragano di pioggia nel deserto in Tunisia (dove non pioveva da cinque anni), le pioggie tropicali in Kenia, che duravano al massimo un paio d'ore....... ma un'intera settimana, durante la quale non è mai mancato un giorno di pioggia, non mi era mai capitato, al mare poi, a giugno........ mahhhhhhhh!!!!!!!!!Evvabbè, noi siamo positivi comunque, e invece di andare in spiaggia a rosolarci, ce ne siamo andati a zonzo: Pisa, Lucca, Viareggio le tappe principali, poi ci siamo spinti anche a visitare località più piccole, Pietrasanta, Sarzana, Bocca di Magra..... abbiamo macinato chilometri in auto e a piedi... un sacco di passi, uno dietro l'altro, attraverso paesi e città, in mezzo ad un sacco di turisti come noi, che invece di andare al mare hanno ben pensato di visitare città d'arte e luoghi caratteristici.L'albergo era piccino, più una pensione gestita familiarmente da tre fratelli che un vero e proprio albergo, vecchiotto, un pochino malandato ma pulitissimo, con un cuoco da ristorante stellato (ma i titolari ci hanno raccomandato di non fargli troppi complimenti che sennò si sarebbe montato la testa), ospiti in maggioranza nonni con nipotini al seguito o mamme con bimbi piccolissimi (del resto giugno è il mese dei nonni e dei bimbi).La spiaggia un deserto di bagnanti e una folla di cossidetti "vù cumprà": un'invasione, veramente uno dietro l'altro, nell'unica giornata che siamo riusciti a stare in spiaggia, tra uno scroscio e l'altro: hanno cominciato le massaggiatrici cinesi, poi sono arrivati i senegalesi con le borse, le ragazze con gli abiti, poi i sudamericani con gli asciugamani e nel pomeriggio i pakistani coni gioielli.... tutto rigorosamente griffato naturalmente..... poi è arrivato Samba con gli ombrelli (simpatico, cordiale, aspettava che riaprisse l'albergo dove aveva lavorato gli anni precedenti e intanto si arrangiava così), poi quello che ha fatto veramente male: un ragazzino, con negli occhi l'orrore che doveva avere visto nella sua breve vita, la disillusione per essersi reso conto che quello che lui pensava un luogo sicuro in cui costruirsi una vita dignitosa e tranquilla, era in realtà un luogo di sfruttamento, di miseria, di rinuncia, di umiliazione; si è messo davanti a noi con gli occhi bassi e ci ha pregato di dargli qualche cosa, io non volevo i suoi braccialetti, non mi interessavano, ma la pena che ho provato per lui mi ha fatto aprire il portafoglio e allungare qualche soldo, ma lui ha comunque voluto lasciarmi un paio di quei bracciali di fili colorati (" non posso prendere soldi da te senza darti qualche cosa in cambio, altrimenti mi vergogno"), terribile, mi sono sentita in colpa: essere lì, in vacanza, moderatamente spensierata, nullafacente, con la pancia piena, mentre questo ragazzino e chissà quanto come lui, attraversano in lungo e in largo le nostre spiagge, sempre più disillusi e disperati, sperando di riuscire a mettere insieme i soldi per il pranzo o per la cena.