Nei tre acrostici ho voluto ricordare lo zio Lisander cui assunsi il nome di Sandro, la zia Caterinae la cugina Eugenia... LETIZIA MI DONAVI…(Dedicata “ad memoriam” agli Avi miei di Lenno che mi hanno affettuosamente amato). Luce è nel cielo che domina il bel lago. Brezzati da ponente e generosi,piccoli moti ondosi vanno a lambirecol fresco loro baciar gioioso,gli anfratti solitari delle rade… Si adagiano le brezzesui secolari uliviche sfrondano le ripe,e da levante, morbido albeggiar rosatoillumina come pittor sapiente,solenni e maestosele pietrose giogaie delle Grigne Riluce come porporama pallidamente tintala sponda Tremezzina;e tu diletta Lenno...nel grembo tuo, onorati mantienigli Avi miei; onorati sì,di sempiterno Amore! O Casa del bel ciprigno golfo! Letizia mi donaviIn tua dimora antica,Sempre tu m’accoglievi a braccia aperteAprivi a me il tuo sorriso lieto,Nulla negandomi di quanto disponevi,Donandomi pur tanto il Nome tuoE da madia celata…Rosolio… più avanti mi porgevi. E tu! Eri felice quando ci vedevi,Un anno… e fu di Pasqua, ben rammento!Gioimmo e fummo allegriEd eri sola Eugenia… Eugenia!Nessuno dei parenti ti accudiva…Isola senz’onda ti cingeva,Aperta a noi soltanto, ci confidavi il pianto. Per te Madre silente e sposa: Così ti canto, Terziaria francescanaAva ben degna del Canapo sacrato;Ti prodigavi umile fra gli umiliEsempio di modestia e di perdono.Restano vivi in me i tuoi ricordiImmagini ben fisse in mente miaNate in mio sano ceppo di Lariano!…Accoglimi così, ora, com’io mi sono. Luce del Cielo!Hai dissipato le tenebre del Velo! Sandro Ciapessoni.
INTERMEZZO POETICO di Sandro Ciapessoni
Nei tre acrostici ho voluto ricordare lo zio Lisander cui assunsi il nome di Sandro, la zia Caterinae la cugina Eugenia... LETIZIA MI DONAVI…(Dedicata “ad memoriam” agli Avi miei di Lenno che mi hanno affettuosamente amato). Luce è nel cielo che domina il bel lago. Brezzati da ponente e generosi,piccoli moti ondosi vanno a lambirecol fresco loro baciar gioioso,gli anfratti solitari delle rade… Si adagiano le brezzesui secolari uliviche sfrondano le ripe,e da levante, morbido albeggiar rosatoillumina come pittor sapiente,solenni e maestosele pietrose giogaie delle Grigne Riluce come porporama pallidamente tintala sponda Tremezzina;e tu diletta Lenno...nel grembo tuo, onorati mantienigli Avi miei; onorati sì,di sempiterno Amore! O Casa del bel ciprigno golfo! Letizia mi donaviIn tua dimora antica,Sempre tu m’accoglievi a braccia aperteAprivi a me il tuo sorriso lieto,Nulla negandomi di quanto disponevi,Donandomi pur tanto il Nome tuoE da madia celata…Rosolio… più avanti mi porgevi. E tu! Eri felice quando ci vedevi,Un anno… e fu di Pasqua, ben rammento!Gioimmo e fummo allegriEd eri sola Eugenia… Eugenia!Nessuno dei parenti ti accudiva…Isola senz’onda ti cingeva,Aperta a noi soltanto, ci confidavi il pianto. Per te Madre silente e sposa: Così ti canto, Terziaria francescanaAva ben degna del Canapo sacrato;Ti prodigavi umile fra gli umiliEsempio di modestia e di perdono.Restano vivi in me i tuoi ricordiImmagini ben fisse in mente miaNate in mio sano ceppo di Lariano!…Accoglimi così, ora, com’io mi sono. Luce del Cielo!Hai dissipato le tenebre del Velo! Sandro Ciapessoni.