Riflessi di luce

Post N° 143


Qualche volta si vivono emozioni che per chi ama scrivere come me è impossibile non mettere nero su bianco:  oggi mio figlio, il mio cucciolo, ha giocato la sua prima partita in "prima squadra" insomma la squadra dei grandi, di quelli che molto o poco sono pagati per giocare a calcio! Si tratta solo di un campionato di eccellenza e quindi ben lontano dalla serie A ma per lui è comunque un passo importante perchè è il primo per entrare in quel mondo che sogna fin da quando a 8 anni ha cominciato a dare calci ad un pallone. Dieci anni di fatica, di sudore, di infortuni, di vittorie, di sconfitte, insomma di emozioni di tutti i tipi, per lui e per me che l'ho seguito sempre passo per passo, condividendo gioie e dolori, oggi vederlo fra i pali di quella porta che ancora adesso mi sembra immensa se confrontata con lui, sentire lo speaker dello stadio che annunciava la formazione dicendo il suo nome, mi ha ripagato tutto l'impegno di questi anni, passati fra tute da lavare, viaggi per accompagnarlo, medicazioni da fare, mettendo lui e i suoi impegni sempre al primo posto. E poi quando è uscito dagli spogliatoi, stanco ma felice per una buona prestazione, con qualche comprensibile incertezza ma anche con due o tre belle parate, il suo sorriso è stato il regalo più bello che potessi ricevere!Cinzia