Cinema & Co.

IL DIVO


Sorrentino è bravo. Nei suoi film prende tutti personaggi sgradevoli (Le conseguenze dell'amore, L'amico di famiglia, nn ho visto L’uomo in più del 2001) e li riveste di cinema. Li riveste tanto bene che alla fine sembrano quasi simpatici. Questa volta nn si tratta dell'anonimo cravattaro di provincia o del riciclatore di denari sporchi della mafia. Sorrentino si è voluto confrontare con un personaggio di grande spicco, il più s-piccante?, della politica nostrana. Quindi, per non incorrere in anatemi tali da non poter più lavorare per tutto il resto della sua vita, il nostro regista ha dovuto di-mostrare di essere molto bravo. A ognuno la sua arte. E come GA è stato  abile nell'arte di evitare condanne e di rimanere nonostante tutto sempre  a galla... Paolo Sorrentino si dimostra eccellente nel fare il suo lavoro.Chiama attori  bravi (e nn ce ne sono tantissimi nel panorama italiano) che dirige benissimo. Toni Servillo è superlativo. Usa degli ambienti, i luoghi del potere, che sono meravigliosamente fotogenici per loro stessi, figuriamoci con le luci di scena. Usa e abusa di ralenti, stende sullo schermo fiotti di carrellate in avanti, indietro, laterali. Si produce in zoom velocissimi. Sforna piani sequenza lunghissimissimi (non dico alla Sokurov, ma secondo me lo ha studiato benino) che si chiudono inevitabilmente sul protagonista e, non contento, rende circolare la scrittura, à la manière de Tarantino  [ mi scusino i fan dell'autore americano, me compresa...]  Alterna campi lunghi, controcampi a primi e primissimi piani. . Si circonda, inoltre, di un cast tecnico di grande bravura (Luca Bigazzi alla fotografia, Cristiano Travaglioli al montaggio e da non sottovalutare anche il musicista,  Theo Theardo, felicemente ispirato da questo tema) e abbraccia una tesi, che va per la maggiore, tra chi usa e abusa di cinema (ovvero una certa militanza di sinistra).  Insomma affila ogni arma. Può non piacere questo film? Cosa posso aggiungere?  Tra l'altro il film vince il premio il Premio della Giuria a Cannes e poi, che caso, tra i produttori troviamo anche i francesi...tana! uhuhuh!!!!!Ecco aggiungerei a costo di sembrare eretica che, in alcuni momenti del film, ho avuto l'impressione che Sorrentino abbia frequentato la stessa scuola di cinema di  Gabriele Muccino così  tanto per assicurarsi che il film non andasse poi così malino...al botteghino...ops...!!!Voto 7Attendo una vostra lapidazione...fate piano, se potete...