Oggi cari amici non vi delizierò sul film che ho visto ieri nella rassegna Cannes a Roma (Il nastro bianco di Haneke, vincitore della Palma d'Oro a Cannes), ma vi parlerò dei piaceri di andare al cinema.Antefatto: un mio caro e ventennale amico, che mi chiede spesso di andare al cinema con lui, mi aveva proposto di andare a vedere un film della rassegna e io gli avevo suggerito questo. Ci mettiamo un po' d'accordo sugli orari e sui tempi (lo davano sia alle ore 18 che alle 21).Io preferivo lo spettacolo pomeridiano e lui non era ancora sicuro a quale voleva andare. Di fatto nei giorni immediatamente precedenti al passaggio del film lui è scomparso dalla mia visuale...Fatto: ieri decido che volevo vedere il film. E vado allo spettacolo delle 18.00. Esco dall'ufficio, mi catapulto in sala, trovo il biglietto. Bene, tutto procede come volevo. Mentre salivo le scale per entrare in sala noto un bel tipo che sale le scale con me, mentre tutto il flusso predilige la scala mobile. Al secondo pianerettolo attende di capire se prendo le scale mobili e poi vedendo che proseguo sulla scala mi viene dietro. Poi, in sala, mi attardo a vedere cosa facevano i tecnici di proiezione e lo vedo davanti alla mia fila. Stava cercando di capire quale era il suo posto - numerato, così come il mio - . Si domandava perplesso, a voce alta, che fila fosse (era la O, come Odissea) forse la scambiava con lo 0 della farina? Beh comunque io volevo entrare e gli dico che era la O e per prendere posto, visto che non si spostava, quasi gli cado in braccio. Lui mi sostiene delicatamente...
ANDANDO AL CINEMA
Oggi cari amici non vi delizierò sul film che ho visto ieri nella rassegna Cannes a Roma (Il nastro bianco di Haneke, vincitore della Palma d'Oro a Cannes), ma vi parlerò dei piaceri di andare al cinema.Antefatto: un mio caro e ventennale amico, che mi chiede spesso di andare al cinema con lui, mi aveva proposto di andare a vedere un film della rassegna e io gli avevo suggerito questo. Ci mettiamo un po' d'accordo sugli orari e sui tempi (lo davano sia alle ore 18 che alle 21).Io preferivo lo spettacolo pomeridiano e lui non era ancora sicuro a quale voleva andare. Di fatto nei giorni immediatamente precedenti al passaggio del film lui è scomparso dalla mia visuale...Fatto: ieri decido che volevo vedere il film. E vado allo spettacolo delle 18.00. Esco dall'ufficio, mi catapulto in sala, trovo il biglietto. Bene, tutto procede come volevo. Mentre salivo le scale per entrare in sala noto un bel tipo che sale le scale con me, mentre tutto il flusso predilige la scala mobile. Al secondo pianerettolo attende di capire se prendo le scale mobili e poi vedendo che proseguo sulla scala mi viene dietro. Poi, in sala, mi attardo a vedere cosa facevano i tecnici di proiezione e lo vedo davanti alla mia fila. Stava cercando di capire quale era il suo posto - numerato, così come il mio - . Si domandava perplesso, a voce alta, che fila fosse (era la O, come Odissea) forse la scambiava con lo 0 della farina? Beh comunque io volevo entrare e gli dico che era la O e per prendere posto, visto che non si spostava, quasi gli cado in braccio. Lui mi sostiene delicatamente...