Cinema & Co.

AMORI E ALTRI DISASTRI


Un arco di tempo ben definito. Una manciata di  personaggi inqueti. Una Belgrado periferica e degradata.Con questi pochi ingredienti Stefan Arsenijevic al suo esordio alla regia di lungometraggi (e cosceneggiatore del piccolo film)  racconta con un velo di malinconia un cambiamento post bellico.Seguendo la decisione della protagonista, una glaciale e affascinante Anica Dobra, il film ci conduce in un milieu fatto di piccola criminalità, di sguardi catatonici, di rimpianti dei tempi andati, di sogni che non hanno la forza di diventare realtà.  Il tutto fotografato da Simon Tansek  che, descrivendo con toni smorzati, riesce ad  amplificare i colori dell’animo dei casi umani presentati. Fa da contraltare a questo freddo realismo l’illusione e l’illusionismo del giovane Stanislav (il bellissimo Vuk Kostic) il quale però non ha le ali per volare in alto dove il suo sentimento lo porterebbe.Il film, imperfetto nel ritmo, sa offrire una panoramica di umanità disperata che ho sentito come dolorosamente esagerata.  Di contro ho scoperto una band che varrà la pena di seguire  i Naked Lunch,   che insieme al leit motiv di Besame mucho, continuamente riproposto e mai fastidioso, rendono più leggero il tono drammatico del racconto.Voto 7=