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Gran Torino (Clint Eastwood, 2008)


Walt Kowalski americano D.O.C. scopre che i vicini vietnamiti sono persone e la sua vita cambia. Clint  Eastwood continua con il suo personale percorso nel mito e nella cultura americana, continua ad indagare, sgretolare, versare lacrime e sangue per il popolo che ama. Granitico dal cuore tenero, Clint è il vero erede del ruvido John Ford.Voto 7tonono62
Il vecchio Clint torna davati la macchina da presa e interpreta un uomo anziano, provato dalla vita e dalla morte, intollerante e razzista, che nasconde dietro una ruvida corteccia tutta la sua fragile solitudine. Eastwood confeziona, come sempre, un film ben fatto, e questa volta si lascia andare a qualche nota ironica che rende il tutto più leggero.Voto 7.5Blogiulia