Il Cinecaffettino

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BREZZE PRIMAVERILI: AFTER EARTH (Shyamalan, 2013)

Post n°312 pubblicato il 16 Aprile 2025 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

Quasi ovunque si guardi, si legga o ci si confronti è difficile se non improbabile riscontrare un giudizio lusinghiero su quest'opus del regista di origini indiane.

Se va bene lo si definisce "passo falso" ma non mancano definizioni e valutazioni più estreme, financo esagerate.

Che non sia il film della vita del "papà" di Signs o di Unbreakable è probabile ma da qui a sporcarlo con la pece...

Impegnato a salvare il padre, un ragazzino deve affrontare ogni impervio ostacolo, naturale e bestiale, sulla Terra, ben lontana da quella che noi conosciamo.

Difatti ormai il nostro pianeta è abitato da poche creature poco ospitali e che hanno saputo adattarsi agli effetti devastanti di fenomeni come terremoti, allagamenti e incendi.

Il ragazzino di cui sopra è Jaden Smith e il genitore è il medesimo nella vita come nel film, si trovano sul pianeta terrestre a causa di un incidente avvenuto durante uno spostamento intergalattico.

Un calarsi nella famiglia in entrambe le realtà, sceniche e extrasceniche, che il giovane (che aveva 15 anni al momento dell'impiego in After Earth) riesce a fare in modo più che discreto.

Will, il cotanto padre, resta tutto il tempo immobile a pilotarne i movimenti, come se fosse in un videogioco dai rischi esiziali e rimanda un po' ad alcuni e più recenti ruoli omologhi di Dolph Lundgren o Steven Seagal, magari imbolsiti e meno smaniosi di protagonismo.

Le sfide alle belve feroci, al monstrum (qui chiamato Ursa) sono le parti migliori di una pellicola che comunque non va disprezzata a priori ma in conserva un godibile senso di genere.

 

 
 
 
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INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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