Il Cinecaffettino

Invito all'inferno (Wes Craven, 1984)


 La lunga estate Duemiladiciassette sta volgendo al termine, ha messo a dura prova tutti noi con le sue fiammate forti e prolungate, con temperature sempre sopra le medie. Anche stare davanti allo schermo, alla ricerca di qualche pellicola in grado di donare un po' di refrigerio (mentale), non è stato certo compito agevole. Ma Il Cinecaffettino spero non abbia mai smesso di vivere dentro coloro che amano questo blog, con i suoi consigli e le sue riflessioni ad alta voce. Ora che la morsa sembra essere allentata e l'autunno sta per bussare alle porte, Vi attende un appuntamento da non perdere, l'invito... all'inferno! No, non preoccupateVi, niente di personale, soltanto la volontà di scoprire insieme un Wes Craven televisivo che spesso viene dimenticato. INVITATION TO HELL reca la data del 1984 come anno di produzione ma va subito detto che non si denota affatto questo suo essere abbastanza risalente. Anzi, l'attualità dei suoi assunti, basati sull'omologazione di massa, sembra confacersi alla perfezione con le risultanze del quotidiano. Una famigliola a seguito del padre scienziato si sposta in una nuova città. Oltre agli inevitabili cambiamenti ciò che si para addosso al nucleo è un fantomatico club privato, una clinica per il benessere psico-fisico in odor di setta. Diviene un ossessione, se non vi si entra si perde la stima della gente del luogo, al punto che anche la serenità familiare è messa a repentaglio. Ma Susan Lucci, la direttrice della struttura, dietro la sua avvenenza cela un segreto... non di questo mondo. Il terrore che un film come questo riesce ad ingenereare in chi guarda è quasi subdolo, insinuandosi sotto pelle e portando lo spettatore ad immedesimarsi con le mille tentazioni del vivere d'oggidì, con la bellezza ed il potere ad ogni costo, con lo stare al passo coi tempi (e con gli altri) prima di ogni altra considerazione. Il cast, in linea con la destinazione tv, se la cava in maniera più che soddisfacente e, oltre alla succitata Lucci annoveriamo Robert Urich (il capo famiglia pugnace), Joanna Cassidy e Joe Regalbuto. Che sia una tazzina di cinema molto... salutare! ;-)