Il Cinecaffettino

Giovedì... Brividi (7 dicembre 2023 - 7 gennaio 2024): IL CIGNO DAGLI ARTIGLI DI FUOCO (1970)


Da Perrak (come recita il titolo originale) a Derrick è questione di poche lettere.Per il resto c'è sempre l'attore tedesco Horst Tappert nei panni di un ispettore di polizia.E se i titolisti italiani si dovertirono a fare (sic) il verso agli omologhi ben più famosi, soprattutto in casa Argento, qui di riferimenti ad animali non se ne rinvengono nemmeno lato sensu.Ecco che allora si snoda, ben più prosaicamente, una vicenda di danaro facile e bella vita, malaffare e vizi nascosti tra le rive umide ed ombrose dell'Elba amburghese.Chi ha assassinato così brutalmente il travestito noto nei night locali col nome di Tony?Alfred Vohrer, specializzato negli adattamenti di Edgar Wallace, dirige in maniera pulita e senza troppo indugiare negli eccessi e nelle morbosità, sebbene l'aria che si respira sia piuttosto pesante, puntando tutto sul monilitico protagonista tutore della legge, da lì a breve leader della serialità poliziesca in tivù.La metodologia necandi ricorda da vicino un altro film dello stesso anno, Sette calze di seta seta insanguinate di Robert Vincent O'Neil, con le vittime strangolate dal nylon dei collant stretto al collo, al pari dei soventi cambi di registro da serio a burla.Nel complesso, comunque, IL CIGNO non mostra perigliosi artigli, tantomeno infuocati, ma si lascia vedere con interesse sino al suo concitato (e un po' confuso) redde rationem.Ultima annotazione: il dvd edito da Sinister inserisce il film nella collana denominata "Horror d'essai" ma catalogarlo come horror tout court appare assai azzardato...