Il Cinecaffettino

La buona tazza di caffè...al gusto di cinema

 

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Il Cinecaffettino è frutto dell'attività creativa, libera e gratuita dell'autore.
Il suo contenuto appartiene unicamente all'autore e ogni sua pubblicazione (in parte o in toto, commerciale o non commerciale) fuori di questa sede è vietata senza il previo assenso autorizzativo dell'autore medesimo.
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Messaggi di Novembre 2021

NOVEMBRE 2021 (2): CHILDREN OF THE LIVING DEAD (2001)

Post n°253 pubblicato il 24 Novembre 2021 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

 

I prati non sono ancora imbiancati di neve ma in città le vetrine profumano e colorano già di Natale.

Pertanto non resta che chiudersi in casa, mettersi comodi al calduccio e gustarsi un'altra buona tazza di... Cinecaffettino!

CHILDREN OF THE LIVING DEAD è diretto da Tor Ramsey, scritto da Karen L.Wolf ma, soprattutto, prodotto da John A.Russo.

Russo è, per chi non lo ricordasse, colui che collaborò con George A.Romero alla stesura della sceneggiatura de La notte dei morti viventi (1968), pietra miliare del cinema mondiale.

Si dice che abbia oltremodo patito il successo legato soltanto al nome dell'amico regista e la voglia di avere una saga sul tema tutta sua non l'ha mai abbandonato.

Lasciando perdere, anche perché davvero poco interessante, la questione relativa ai diritti, va detto che qui Russo riveste il ruolo di produttore esecutivo imponendo, a quanto si legge in giro, tutta la troupe, attori compresi (tra cui Marty Schiff, Heidi Hinzman e la deliziosa Jamie McCoy) al regista Ramsey.

La vicenda narra di un assassino seriale, Abbott Hayes (interpretato, sotto chili di trucco, da A.Barrett Worland), che in adolescenza subì violenze e sopraffazioni psicologiche, obbligato com'era a vestire abiti femminili, compromettendone il percorso di sanità mentale.
Rapiva e seviziava giovani e giovanissime, che poi teneva segregate in una fattoria.
Una volta passato a miglior vita il suo sonno è stato interrotto da lavori di edilizia proprio sul terreno del cimitero, sua residenza (quasi) eterna.
Il suo risveglio, mercé qualche fantomatica contaminazione radiattiva, riporta alla vita anche molte delle sue vittime, ovviamente sottoforma di morti viventi.

La parte iniziale ha un suo fascino, catapultando lo spettatore in medias res, in campi sterminati invasi da morti deambulanti con il bersaglio disegnato in fronte.
Qui eccelle la dinamicità (e la simpatia) del bravo Tom Savini, che purtroppo resta in scena davvero troppo poco (si dice altresì per problemi legati a dissapori con il management).


Non ci sono scene eccessivamente sanguinolente, i "pasti" sono ben realizzati ma difetta quel cambio di marcia che sarebbe servito per consegnare alla storia qualcosa di più che un onesto film di zombi.

Da noi Children è rimasto sinora inedito ma si può recuperare in buone edizioni in lingua straniera.
Buona degustazione...

 

 
 
 

NOVEMBRE 2021: NON DORMIRE NEL BOSCO STANOTTE 2 (2021)

Post n°252 pubblicato il 06 Novembre 2021 da EmmeKing
 
Foto di EmmeKing

Era fine ottobre Duemilaeventi quando Netflix distribuì quello che veniva unanimemente spacciato come il primo slasher polacco, Non dormire nel bosco stanotte (W lesie dzis zasnie nikt) diretto da Bartosz M. Kowalski.

Dopo un anno esatto la stessa società americana distribuisce il suo seguito, ancora con Kowalski in cabina di regia ma con una storia completamente differente.

NON DORMIRE NEL BOSCO STANOTTE - PARTE 2 non supporta, difatti, le caratteristiche tipiche del filone bodycount.
Mancano i soliti ragazzotti pronti a farsi far fuori dal villain di turno.
Mancano anche le scene di sesso adolescenziale, i racconti paurosi e i seni in bella vista.

Questo lungometraggio mostra, invece, cosa stia accadendo alla sola sopravvissuta al massacro del campus atecnologico, nel frattempo tenuta sotto osservazione dagli agenti dell'autorità locale.

Inizialmente sembra il solito film di livello dozzinale, che tira a campare sulle (splendide) note musicali di Radzimir Debski e regala qualche rapsodico salto sulla sedia.
Poi, ex abrupto, la scena muta.
Salgono alla ribalta le trasformazioni (causate dalla luna dicono, sic!) che in breve fanno sì che la stazione di polizia diventi teatro di una battaglia per la sopravvivenza tra (sciocchi) esseri umani e creature mostruose.

I trucchi, va detto, sono ben realizzati, senza quella triste CGI che ormai affossa ogni tentativo di creatività orrorifica, livellando verso il basso ogni cosa.
I dialoghi in una lingua sconosciuta tradiscono la vena grottesca che pulsa lungo tutta la direttrice dell'opus.

C'è addirittura una storia d'amore, con scenate di gelosia tra mutanti, che costa la pelle strappata via dal viso ad una povera poliziotta.

Nel complesso, però, l'impianto narrativo risente della pochezza di idee che sta alla base dell'operazione sequel.

Perciò questa cinetazzina rimane, malgrado tutto, appannaggio degli amanti delle peculiarità, delle bizzarrie e del gore.
Coloro che invece sono più spinti verso l'orrore cinematografico tradizionale, potrebbero trovare questo numero due alquanto deludente.

E pare non sia finita, probabilmente uscirà anche la terza parte.
Il Cinecaffettino rimane in attesa di ulteriori sviluppi...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: EmmeKing
Data di creazione: 07/02/2013
 

OCCHIO AI COLORI!!!

Se durante la lettura dei post trovate un topolino colorato nell'incipit significa che il Cinecaffettino, in quell'occasione, ha voluto indirizzare la sua proposta ad una specifica fascia di età...
Un topino verde per ciò che riguarda gli argomenti destinati a tutti, uno giallo se le utenze di riferimento riguardano un'età di almeno 14 anni ed infine la maggiore età è consigliata se compare quello rosso.
Questo esperimento grafico è stato utilizzato nei primi nove mesi dell'anno 2016.
Dal Gennaio 2017, invece, è la proposta stessa (ovverosia il titolo del film che ha dato il nome al post) a contraddistinguere i vari suggerimenti di utenza: verde, arancione o rosso, a seconda che sia consigliabile a tutti, ai soggetti maggiori di 14 anni o infine ad un pubblico adulto.

N.B.
Essendo le proposte unicamente indicazioni personali, la legenda testé descritta va interpretata come semplice consiglio.
Sia chiaro che ognuno si comporterà sempre e solo secondo propria coscienza.

 

Ricordo che le locandine dei film, quando inserite, rappresentano immagini di esclusiva titolarità in capo ai legittimi proprietari, qui utilizzate ad esclusivo fine dimostrativo e divulgativo.
Grazie dell'attenzione  e buona lettura.

 
 

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