CINEFORUM BORGO

Cineforum - 3 marzo 2009


BIÙTIFUL CAUNTRIRegia: Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio, Giuseppe RuggieroSoggetto: Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio, Giuseppe RuggieroFotografia: Alessandro AbateMusiche: Valerio Camporini Faggioni (Paranza Vibes), Guido Zen (Paranza Vibes); la canzone “In Campania” è dei Paranza VibesMontaggio: Esmeralda CalabriaInterpreti: Raffaele Del Giudice, Mario Gerlando, Patrizia Gerlando, Mario Cannavacciuolo, Sabatino Cannavacciuolo, Antonio Montesarchio, Donato Ceglie, Giulio Treccagnoli, Umberto Arena, Salvatore PiconeProduzione: Lionello Cerri per Lumiere & Co.Distribuzione: Lumiere & Co.Durata: 72’Origine: Italia, 2007Un film-documentario a tre voci. Una è di una nota e spesso premiata montatrice, Esmeralda Calabria. Un'altra è di un regista anche docente di linguaggio del cinema in Campania, Andrea D'Ambrosio. La terza è di un giornalista responsabile della comunicazione di Legambiente Campania, Peppe Ruggiero. L'argomento sembrerebbe arcinoto perché stampa e TV se ne occupano quasi quotidianamente, l'emergenza rifiuti in Campania; il film invece - oggettivo, cronistico, senza un solo dato non accertato - ce lo ripropone sviscerandolo in tutti i suoi aspetti. Dal vero, ascoltando i tanti che ne sono vittime e i magistrati che, commentandolo, non esitano a mettere bene in chiaro le responsabilità di tutti, la camorra (anche con intercettazioni telefoniche), l'imprenditoria deviata, pronta, come la camorra, a ricavare ingenti guadagni dalla gestione delle discariche abusive, e infine, non per ultime, le istituzioni colluse, contro le quali solo adesso la legge sembra muoversi.Un disastro ambientale (e sociale) di cui si è cominciato a discutere di recente, ma che dura da anni, devastando territori prima fiorenti e in grado, all'inizio, di smerciare prodotti che da qualche tempo, invece, finendo nelle nostre catene alimentari sono terribilmente nocivi per la salute.Il film, nella sua indagine, spazia da Acerra a Villaricca, da Giugliano a Qualiano (località, appunto, di cui ci parlano di continuo le cronache) ascoltando gli abitanti, svelando i traffici illegali anche solo mostrando certe discariche, sostando sulle carneficine di pecore uccise dalla diossina e non più suscettibili né di offrire il loro latte né di diventare possibile nutrimento. Fra la disperazione degli allevatori, fra la miseria che, come conseguenza, dilaga, tra bambini malnutriti e sempre a rischio di malattia, in un clima in cui l'aria è diventata irresponsabile. Con la scarsa partecipazione di quanti dovrebbero trovare rimedi.Una polemica vibrata. Con il merito di non mentire e di non esagerare un solo dettaglio, e con un valore cinematografico che riesce, ad ogni inquadratura, nei ritmi, nelle musiche a commento (e anche nei voluti, plumbei silenzi) a dar vita a un film di qualità rigorose. Lo attraversano interviste che sono sempre dei veri e propri incontri dal vivo, lo illustrano delle immagini che, pur con il tono del cinema verità, sono sempre "costruite" e sapienti. Con il dono di parlare e gridare. Nella fiducia che, convincendo, inducano ad agire. Riparando ad orrori che ci disonorano.Gian Luigi Rondi, Il TempoA un mare di parole sull'emergenza rifiuti («dovremo, faremo...») si arriva ai fatti con “Biùtiful Cauntri” di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio, Peppe Ruggiero, rispettivamente montatrice, cineasta e giornalista, uniti con l'obiettivo di smistare almeno un po’ teoricamente queste discariche, pantani inquinati, copertoni nascosti dalle frasche, animali avvelenati. Quello che non ci dice mai la televisione pur con i suoi continui servizi che aggiungono ulteriore immondizia mediatica (la colpa è dei napoletani, sembra essere sempre la conclusione) ce lo può dare il cinema e, a dimostrazione di quanto il livello dei documentari in Italia sia molto più alto dei film di finzione per lo più pilotati dalle produzioni, il film esce in pellicola nella sale ((Lumière & Co), un film potente e drammatico. Ai tre registi si aggiunge come protagonista Raffaele Del Giudice, responsabile del circolo campano di Legambiente che ci accompagna nella zona di Acerra, Qualiano, Giugliano, Villaricca, tutti comuni a 25 km da Napoli. Si pedinano gli scaricatori di rifiuti che ogni due o tre giorni arrivano con i camion. I colpevoli? Li possiamo facilmente individuare attraverso le intercettazioni telefoniche: voci dall'accento del nord prendono contatti con altri dall'accento campano, ovvero gli industriali furboni azzerano i costi dello smaltimento con le organizzazioni camorristiche che aggiungono al loro portfolio miliardario, accanto a droga e prostituzione, anche i rifiuti tossici. Un nome emerge tra i responsabili, la Fibe Impregilo, vincitrice di gara d'appalto nel 2000 accusata di «truffa e frode in pubbliche forniture». Si ripete il sacco del Meridione dei tempi dell'Unità (mai risarcito). La militanza di Del Giudice dura da anni contro le discariche abusive. Obiettivo principale, che sia riconosciuto il reato contro l'ambiente. Nell'inferno del territorio, come dopo una battaglia, un periodo di pestilenza, si aggirano i pastori e i contadini, che tengono a freno la disperazione con grande dignità e amore per una terra che avevano i nonni e i padri prima di loro, raccogliendo le bestie avvelenate, distruggendo il raccolto.Silvana Silvestri, Il ManifestoESMERALDA CALABRIA, ANDREA D’AMBROSIO E GIUSEPPE RUGGIEROFilmografia:Biùtiful cauntri (2007)