CINEMA PARADISO

Trovato morto il figlio di Stallone l'attore informato mentre promuove un film da La Repubblica


Sly raggiunto dalla notizia al Comic-Con di San Diego viene descritto come "distrutto, devastato". Un micidiale cocktail di pillole all'origine della disgrazia. Sage aveva intrapreso la carriera del padre ma senza mai raggiungerne i successidal nostro inviato ANGELO AQUARONEW YORK - La roccia è "distrutta, devastata", Rocky piange come un bambino la morte del figlio tragicamente improvvisa. Figuriamoci: era a San Diego sulla scena festosissima di Comic- Con, il festival della cultura pop tra fumetti, cinema e supereroi. E come puoi venire ascoprire in un ambiente simile, tra le battute e i sorrisi ai fotografi per promuovere "The Expendables II", il tuo ultimo film, che Sage, il tuo primo figlio, 36 anni, è appena morto?Sage Stallone, il figlio del grande Sylvester, è stato trovato morto dalla sua cameriera nella casa di Studio City, Los Angeles, uno dei tanti quartieri del cinema. Le cause, come sempre in questi casi, non sono ufficialmente ancora note, ma è quasi certo che si tratta di una overdose di farmaci. Una disgrazia? Un incidente? Soltanto il dosaggio sbagliato di quelle maledette pillole prese ancora una volta per superare magari l'ansia, la paura, per i nuovi progetti, il film a cui lavorava, quella carriera che a trent'anni e passa non sarebbe ormai più decollata come quella del divo papà? Oppure s'è trattato davvero di una scelta, di una tragica scelta, un gesto sbagliato da duro, duro come il papà nei film che hanno fatto la storia di Hollywood, da Rocky a Rambo?Sage Moonblood l'avevano chiamato, sangue di luna. Adesso il suo avvocato, George Braunstein, si chiede ancora come sia possibile, "era di ottimo umore" continua a dire, "stava lavorando a un mucchio di progetti". E poi quella frase che aggiunge giallo nel giallo nella vita di questo ragazzo discreto, lontano dai riflettori di famiglia, sangue di luna, appunto: "Stava già facendo piani per il matrimonio". Non ci crede nessuno, non ci crede la mamma, Sasha Ash, la prima delle tre mogli di Sly. Sage era figlio d'arte nella vita ma anche nella finzione. Proprio accanto a papà aveva incominciato, debuttando neppure 15enne in Rocky 5 e per di più nella parte proprio del figlio di Rocky Balboa. Poi per la verità solo roba di basso profilo. Ancora una volta il padre gli aveva dato l'occasione di farsi notare al grande pubblico, chiamandolo accanto a sé in Daylight. Niente.Aveva tentato anche la carriera manageriale, fondando una società che si era specializzata nei vecchi film di cassetta degli anni Settanta, quelli che fanno impazzire Quaranti Tarantino. Poi, sei anni fa, alle soglie dei 30 anni, si era deciso al debutto anche come regista. Anche qui un piccolo, piccolissimo film, Vic, la storia - pensa te - di un attore decaduto che a un certo punto della vita riceve una misteriosa telefonata: e ossessionata dalla gloria perduta tenta un impossibile ritorno a Hollywood. A Hollywood, l'Hollwywood che conta, il povero Sage non è mai arrivato, se non con le porte spalancate da papà. Quel suo piccolo bel film non se lo ricorda più nessuno. Mentre lui era rimasto a vivacchiare all'ombra appunto del padre, il figlio di emigrati italiani che aveva sfondato quarant'anni prima con quella bizzarra storia che si era scritto da solo, Rocky, e con cui aveva praticamente ricattato le major: o la interpreto io o questo film non lo farete mai. Hollywood allora si arrese e quel film a budget bassissimo diventò un successo. La straordinaria carriera di papà Sylvester cominciò così. Un miracolo che Sage ha inseguito fino all'ultimo: fino ad affondarlo nei sogni mortali di un mucchio di pillole.(14 luglio 2012)