ELENA MASUELLI La stoccata del direttore ErnestoFerrero alle ipotesi di ospitarealla manifestazione il leaderdel Movimento Cinque Stelle: «Chi ha pensato questo non ci conosce»EMANUELA MINUCCI, LETIZIA TORTELLO“Chi ha pensato che Grillo avrebbe fatto la sua comparsa al Salone, vuol dire che non ci conosce. Noi non ospitiamo comizi di burattinai digitali, pifferai magici, tenutari di sette”. Il direttore del Salone del Libro, Ernesto Ferrero, non ha risparmiato una dura sferzata al leader del Movimento 5Stelle, presentando il programma della XXVI edizione della kermesse del Lingotto. Un programma che ospita, fin dai primi giorni, nomi noti del panorama politico nazionale. Una stoccata, poi, parzialmente ridimensionata dal presidente Rolando Picchioni, che ha tenuto a ribadire che la fiera “e’ una casa aperta a tutti, che vuole rappresentare tutte le idee”. Con una precisazione: “accettiamo chiunque si affaccia, purché la sua presenza sia ben coerente con il tema della manifestazione, la creatività”. Già dalle prime battute, il XXVI Salone promette di far parlar di se’.