CINEMA PARADISO

Godard, Cronenberg, Dardenne. La sfida delle meraviglie


Cr. P.17/04/2014
Sono 18 (potrebbero però aumentare di uno) i film in competizione al Festival di Cannes, che si terrà dal 14 al 25 maggio 2014. La selezione è stata appena annunciata dal direttore Thierry Frémaux in una conferenza stampa a Parigi, trasmessa anche live sul sito del festival. Le meraviglie, opera seconda della giovane autrice italiana Alice Rohrwacher, dovrà vedersela con alcuni mostri sacri mondiali come Jean Luc Godard, che accetta la sfida del concorso con il programmatico Adieu au language, David Cronenberg con Maps of the Stars, i fratelli Dardenne, già vincitori di due Palme d'oro, che portano un western belga intitolato Deux jours, une nuit. Ancora dalla FranciaSils Maria di Olivier Assayas, girato in Alto Adige col sostegno della nostra BLS, e Saint Laurent di Bertrand Bonello (seconda biografia del grande creatore di moda, quest'anno, dopo Yves Saint Laurent di Yalil Lespert). Ci sarà una nuova opera del turco Nuri Bilge Ceylan, Sommeil d'hiver, con una durata monstre di oltre tre ore. E ancora Mommy del giovane talento canadese Xavier Dolan, che con Captives del connazionale Atom Egoyan porta a tre la quota del Canada. Ancora un francese, ma molto internazionale, Michel Hazanavicius (già autore del celebrato The Artist) con The Search. Dall'Inghilterra Mr. Turner di Mike Leigh e Jimmy's Hall di Ken Loach, prodotto però dagli irlandesi.Dagli Usa Foxcatcher di Bennett Miller (Truman Capote) e The Homesman di Tommy Lee Jones, già a Cannes con la sua precedente regia Le tre sepolture. Dal Giappone arriva Two Windows di una habituée della Croisette come Naomi Kawase (da notare che quest'anno ci sono ben 15 film diretti da donne nella selezione ufficiale, tra concorso, fuori concorso e UCR). Infine dall'Argentina troviamo Relatos salvajes diDamian Szifron, dalla Russia Leviathan di Andrei Zvyagintsev, dalla Mauritania Timbuktu del maestro africano Abderrahmane Sissako.                                                                                                                                                            Grace di Monaco di Olivier Dahan, che com'è noto aprirà il festival il 14 maggio, sarà proiettato "nella versione voluta dal regista", come ha precisato Thierry Frémaux. Il film, con Nicole Kidman nel ruolo di Grace Kelly, è da mesi al centro di un conflitto artistico tra il regista francese (lo stesso che realizzò La vie en rose, del 2007, con Marion Cotillard), e il produttore americano, Harvey Weinstein, riguardo al "final cut". L'uscita nella sale, inizialmente prevista a gennaio, è poi slittata di alcuni mesi senza spiegazioni. Olivier Dahan era intervenuto criticando con forza il produttore che, secondo lui, voleva fare "un film commerciale". Frémaux ha osservato che il film sarà proiettato "nella sola versione che esiste, quella voluta dal regista... Siamo in Francia e a Cannes - ha detto - la sola versione è quella del regista".