CINEMA PARADISO

La trilogia del dollaro in sala. Estate con Sergio Leone e Clint Eastwood da la repubblica


di CHIARA UGOLINIAggiornato il 18 giugno 2014Il restauro della Cineteca di Bologna dei tre western del triennio '64-'66 ha dato l'occasione di ritrovare alcuni preziosi tagli che mostrano l'impassibile e statuario "uomo senza nome" alle prese con la pistola che non esce dal fodero o con una risata. Dal 19 giugno arriva "Per un pugno di dollari" nelle sale, a seguire "Per qualche dollaro in più" e "Il buono, il brutto e il cattivo"Tre capolavori che hanno fatto la storia del western tornano restaurati sul grande schermo: Per un pugno di dollariPer qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo saranno nelle sale The Space Cinema, a partire dal 19 giugno nell'ambito del progetto Il Cinema Ritrovato. Al Cinema, promosso dalla Cineteca di Bologna per la distribuzione dei classici restaurati in sala, con il sostegno di Unipol Gruppo. L'uscita in sala della Trilogia del dollaro è realizzata grazie a Leone Film Group e Unidis Jolly Film.Tre capolavori che hanno fatto la storia del western tornano restaurati sul grande schermo: Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo saranno nelle sale The Space Cinema, a partire dal 19 giugno nell'ambito del progetto Il Cinema Ritrovato. Al Cinema, promosso dalla Cineteca di Bologna per la distribuzione dei classici restaurati in sala, con il sostegno di Unipol Gruppo. L'uscita in sala della Trilogia del dollaro è realizzata grazie a Leone Film Group e Unidis Jolly Film.La Trilogia del dollaro è stata presentata nella nuova veste restaurata al 67° Festival di Cannes, per celebrare il 50° compleanno del suo primo capitolo Per un pugno di dollari, il film che nel 1964 lanciò l'icona western di Clint Eastwood, seguito nel 1965 da Per qualche dollaro in più e nel 1966 da Il buono, il brutto, il cattivo. Questa estate, a distanza di anni, torneranno sul grande schermo per far rivivere a tutti gli appassionati la magia del western e il fascino dell'uomo senza nome: il personaggio interpretato da Eastwood e che ricorre nei film di Leone. Il primo appuntamento in calendario è a partire dal 19 giugno con il film Per un pugno di dollari. Dal 3 luglio sarà sul grande schermo Per qualche dollaro in più e dal 17 luglio sarà la volta de Il buono, il brutto, il cattivo. L'uomo senza nome, una maschera imperturbabile, che pronuncia poche frasi in tutto il film (tra cui la celebre al becchino "Prepara tre casse... volevo dire quattro") con un'ironia che non ammette sorrisi è il cowboy di Clint Eastwood in Per un pugno di dollari. Grazie al restauro sono stati ritrovati i tagli, gli errori, le risate che ormai tanto cinema americano ci ha abituato a vedere nei titoli di coda, negli extra dei dvd ma che sono quanto mai curiosi per un film del 1964 entrato nella storia del cinema.Eastwood che non riesce a sfilare la pistola dalla fondina, il vento che gli scompiglia il poncho, Eastwood e Volontè occhi negli occhi scoppiano in una inopportuna risata, i ciak di "El magnifico" che era il titolo originale di "Per un pugno di dollari". Tutti questi tagli del film di Sergio Leone sono stati ritrovati in occasione del restauro della pellicola realizzato dalla Cineteca di Bologna e dalla Jolly FilmE così vediamo Eastwood che non riesce a sfilare la pistola dalla fondina, il vento che gli scompiglia il poncho, Eastwood e Volontè occhi negli occhi che scoppiano in un'inopportuna risata, i ciak di El magnifico (in italiano Il magnifico straniero) che era il titolo originale di Per un pugno di dollari. Ma soprattutto lui, Clint Eastwood che al di là della maschera cinematografica, è un uomo, un attore ancora lontano da essere la star che proprio grazie al successo di questa trilogia diventerà.Nel 1964 Eastwood godeva di una certa notorietà negli Stati Uniti grazie ad una serie tvRawhide ma era ben lontano da essere un divo. Leone aveva in mente James Coburn e Charles Bronson, che aveva molto apprezzato nel film I magnifici sette che era ispirato, come il suo progetto, ad un film di Kurosawa. Ma erano attori troppo costosi e la produzione non poteva permetterseli così venne fuori il nome di Eastwood che sarebbe stato pagato decisamente di meno, 15.000 euro. Da parte sua l'attore californiano era stato colpito dalla sceneggiatura, sebbene tradotta in un inglese molto approssimativo e, spinto dalla moglie Maggie, aveva accettato di venire a Roma. 
Sergio Leone sul setAnni dopo i due racconteranno che al primo incontro erano entrambi piuttosto intimiditi. Della prima impressione che il regista ebbe di Eastwood dirà molti anni dopo in un'intervista: "Ciò che più di ogni altra cosa mi affascinò di Clint, era il modo in cui appariva e la sua indole. Nell'episodio Incident of the Black Sheep Clint non parlava molto... ma io notai il modo pigro e rilassato con cui arrivava e, senza sforzo, rubava a Eric Fleming tutte le scene. Quello che traspariva così chiaramente era la sua pigrizia. Quando lavoravamo insieme lui era come un serpente che passava tutto il tempo a schiacciare pisolini venti metri più in là, avvolto nelle sue spire, addormentato nel retro della macchina. Poi si srotolava, si stirava, si allungava... L'essenza del contrasto che lui era in grado di creare nasceva dalla somma di questo elemento con l'esplosione e la velocità dei colpi di pistola. Così ci costruimmo sopra tutto il suo personaggio".Un personaggio che conquistò il pubblico. Il film costato 120 milioni, incassò quasi 2 miliardi e fu venduto in mezzo mondo. Eastwood in America neppure se ne accorse per via del titolo che tra le riprese e l'uscita era appunto cambiato come testimoniano i ciak. Per il secondo episodio della trilogia Eastwood ottenne un trattamento completamente diverso del primo film: 50.000 dollari, un biglietto di prima classe e una piccola percentuale sugli incassi. Leone avrebbe voluto cambiare genere, ma dopo un paio di progetti abortiti realizzò Per qualche dollaro in più che lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni scrisse in nove giorni. Fu il campione di incassi della stagione '65-'66 aprendo la strada al terzo titolo. Leone per non replicarsi aumentò i protagonisti: Sentenza (Lee Van Cleef), assassino a pagamento, il Biondo (Eastwood), bounty-killer, e Tuco (Eli Wallach), fuorilegge messicano che, fanno società, pur senza alcuna fiducia reciproca, per la caccia a un tesoro nascosto.