CINEMA PARADISO

Al Film Festival di Sarajevo, Ken Loach chiede il boicottaggio di Israele


22 Agosto 2014
Il regista britannico Ken Loach ha chiesto il “boicottaggio di tutti gli eventi culturali supportati dallo Stato israeliano” ad una cerimonia di premiazione in omaggio a due registi palestinesi.Al Film Festival di Sarajevo (15-23 Agosto), il regista di Kes e di The Wind That Shakes The Barley ha tenuto ieri sera un discorso pieno di passione, in cui ha consegnato il Premio Fondazione Katrin Cartlidge ai registi palestinesi Abdel Salam Shehadeh e Ashraf Mashharawi.Loach ha definito i due come “probabilmente i due più grandi registi di oggi al mondo, poichè girano i loro film a Gaza.”Andando a ripescare i ricordi dell’assedio di quattro anni di Sarajevo (1992-1996), Loach ha detto: "So che la gente qui saprà della lotta e del coraggio che si ha bisogno hai bisogno quando si è sotto assedio, e che sente il dolore del popolo di Gaza, come nessun altro. Queste due persone non solo sono sopravvissuti, ma stanno facendo film straordinari.”Loach ha continuato ad esprimere "enorme frustrazione e rabbia" per il conflitto in corso a Gaza e ha detto: “Il mio paese, per sua grande vergogna, segue il bullo che sono gli Stati Uniti. Ma noi non siamo impotenti. Siamo in grado di agire insieme.”E’ stato a questo punto che Loach ha suggerito un “boicottaggio assoluto di tutti gli avvenimenti culturali sostenuti dallo Stato di Israele.”"Riguardo ai film, alla musica, ai contatti accademici. Israele deve diventare uno Stato paria,” ha aggiunto."Per andare dal sublime al ridicolo: Israele non dovrebbe essere all’Eurovision Song Contest.” “E nessuna squadra di calcio israeliana dovrebbe giocare nelle competizioni europee. Non sono sicuro di quando Israele è diventato parte dell’Europa, la mia conoscenza in geografia non è così buona.”Prima della consegna del Premio, che mira a dare a nuove voci e nuove prospettive cinematografiche la possibilità di essere viste ed ascoltate, Loah ha aggiunto: “Questi due registi raccontano storie che abbiamo bisogno di sapere.”Mashharawi, regista palestinese che vivo da rifugiato a Gaza, e che vinse alcuni premi per la sua documentazione dell’attacco israeliana contro Gaza nel 2008-2009, ha detto: “Porto questo Heart of Sarajevo [Cuore di Sarajevo, premio del festival, ndt] alla gente di Gaza perchè so che è il cuore della gente che ha vissuto la stessa esperienza che noi stiamo vivendo adesso.”“Sono qui come voce dei bambini che sono stati uccisi.”I film Mashharawi riguardano principalmente storie di Gaza e della Palestina, ma ha anche fatto film riguardanti tematiche al di fuori della regione, inclusi Slavery in Yemen [Schiavitù nello Yemen, ndt] e The Road to Tawerghaa (Libia) [La strada per Tawarghaa, ndt], che hanno vinto il Primo Premio al One World Festival per i diritti umani a Bruxelles. Anche il suo collega Abdel Salam Shehadeh, vincitore del premio, vive a Gaza ed ha diretto più di 15 documentari, come The Cane, Debris, Rainbow e The Shadow, che sono tutti stati proiettati a film festival internazionali.