CINEMA PARADISO

Un ragazzo d'oro


Un ragazzo d'oro ultimo film di Pupi Avati, è da considerare probabilmente il suo film più cupo, lento e psicologico ma allo stesso tempo forse un film incompiuto e un'occasione sprecata per come ha deciso di sviluppare l'ottima storia creata e per molti quesiti che chi lo guarda si pone probabilmente alla fine del film sullo sviluppo degli eventi; così come molte domande possono essere poste nel chiedersi perchè abbia scelto alcuni attori. Tranne Scamarcio, forse alla sua più bella interpretazione; il resto è ampiamente sotto la sufficienza. Scamarcio, interpreta un ruolo molto complesso, ovvero la parte di un ragazzo in cura che abusa di psicofarmaci e con una sensibilità spiccata che scoperto di aver giudicato male il padre in vita, diventerà ossessionato dalla voglia di riabilitarlo agli occhi di tutti, ma soprattutto cerca di saziare il suo senso di colpa per averlo abbandonato; arrivando ad un'ossessione che lo porterà a trasformarsi nel ruolo del padre. Si capisce quindi che molte delle sue insicurezze, probabilmente create dalla sua mente; derivano dal rapporto con suo padre Achille Bias, sceneggiatore di film si serie B degli anni 70, che lui odia, e soprattutto teme di condividerne il destino che lui giudica fallimentare. Ancora un film incentrato sulla figura paterna e sul rapporto padre-figlio, vera ossessione del cinema di Pupi Avati che affronta in maniera intima al limite dell'introspezione questo rapporto tra generazioni