CINEMA PARADISO

"La buca", Daniele Ciprì torna con la strana coppia Castellitto-Papaleo da la repubblica


di CHIARA UGOLINIPubblicato il 18 settembre 2014Aggiornato il 18 settembre 2014Dopo il successo del suo primo film senza Maresco, "È stato il figlio", il regista di Cinico Tv torna a proporre il suo mondo grottesco senza tempo né luogo definito. E' la storia dell'incontro tra un avvocato truffaldino e un innocente che si è fatto 27 anni di galeraDue anni dopo la presentazione alla Mostra di Venezia di È stato il figlio, vincitore dell'Osella per la miglior fotografia e il premio Mastroianni all'esordiente, Daniele Ciprì prosegue la sua carriera autonoma lontano dal coautore Franco Maresco con cui ha diviso tanti anni di tv e cinema e porta in sala il 25 settembre in 200 sale La buca, che vede nascere una nuova coppia comica: Sergio Castellitto e Rocco Papaleo. È la storia dell'incontro tra Oscar, avvocato fallito che vive di piccole truffe, e Armando, ex detenuto innocente appena uscito di galera dopo aver scontato 27 anni di carcere al posto di un altro. Oscar è convinto di poter far ottenere ad Armando un risarcimento milionario, così inizia una strana convivenza. Tra loro una barista dal cuore sensibile, Carmen (Valeria Bruni Tedeschi), e un bastardino, Internazionale, che nella vita vera è un cane-attore figlio d'arte, Sioux, i cui nonni e genitori sono già celebri su piccolo e grande schermo.
Presentazione del film di Daniele Ciprì "La buca" con un trio di attori: Sergio Castellitto, Rocco Papaleo e Valeria Bruni Tedeschi. Ma i flash sono scattati soprattutto per l'attore a quattro zampe Sioux che nel film interpreta il metticcio Internazionale. Per la prima volta sul grande schermo Sioux è figlio d'arte: il nonno ha recitato con Fiorello in uno spot, la nonna è star di piccolo e grande schermo ("Amore a prima vista") ma anche i genitori sono divi a quattro zampeDal bus al grande schermo passando da un cartoon. "Sono partito da un'idea realistica, io rubo caratteri che vedo girando per la città in bus o in metro poi però li porto nel mio immaginario, un luogo dove il cinema del passato è più frutto di un'evocazione che una citazione", dice Daniele Ciprì. "La mia intenzione di intenti ho voluto fosse chiara fin dai titoli di testa in forma di cartoon... volevo che la mia storia fosse chiaramente una favola in forma di disegno. Per questo ho scelto di girare in pellicola, possiamo considerare La buca il mio film in vinile. Con il mio cinema mi piace raccontare qualche cosa che esiste ma spostandolo in un contesto grottesco, surreale, che mi allontana molto dal resto del cinema italiano. Non sono mai stato realista, quando Wim Wenders è venuto a Palermo in cerca di sopralluoghi ha chiamato noi ma gli abbiamo spiegato che non siamo le persone giuste".Nella strana coppia di "La buca", il nuovo film di Daniele Ciprì, c'è spazio anche per una donna. E' la barista Carmen dall'animo sensibile con un passato insieme all'uno e un possibile futuro insieme all'altro. In sala dal 25 aprileBuoni e cattivi. "Per il personaggio di Armando ho tenuto a mente una frase di Nelson Mandela che uscito dopo tanti anni di prigione ingiusta è stato capace di non provare rancore. Con le dovute differenze il mio personaggio è così", spiega Rocco Papaleo. "Con Sergio abbiamo creato una certa chimica e anche un rapporto umano, i set cinematografici sono fatti di brevi accensioni e di lunghe attese e durante queste lunghe attese, in camerini poco riscaldati, di fronte a un piatto di spaghetti al sugo un po' aciduli, abbiamo scoperto di essere amici". "Oscar è cattivo, e cosa c'è più divertente per un attore che interpretare un cattivo. In fondo poi lui è uno che dà una spiegazione filosofica alle sue truffe, la chiama filosofia del diritto", interviene Castellitto. "Avevo appena finito di girare 35 episodi seduto su una poltrona (la serie tv In Treatment) e con questo ruolo mi sono potuto scatenare fisicamente mettendo in scena una recitazione veloce, al limite dell'inciampo".Una nuova coppia per il cinema italiano, sono Sergio Castellitto e Rocco Papaleo nel nuovo film di Daniele Ciprì "La buca". Il regista palermitano torna con un suo film (intensa anche la sua attività di direttore della fotografia per altri da Bellocchio a Guzzanti) che racconta l'incontro tra un avvocato truffaldino e un innocente che ha scontato 30 anni di prigione ingiustamente. Tra loro anche la barista Valeria Bruni TedeschiUn po' Dino Risi, un po' Billy Wilder. Il film è ambientato in una città senza chiari riferimenti geografici (girato tra Cinecittà e la periferia romana) in un tempo sospeso che mutua costumi e scenografie del cinema americano degli anni Quaranta e Cinquanta. L'evocazione di cui parla Ciprì mette in campo due grandi scuole di cinema: la commedia all'italiana alla Vittorio De Sica, Dino Risi e Mario Monicelli e quella americana di Blake Edwards, Frank Capra, Billy Wilder. Una scena in particolare sembra richiamare La strana coppia con Jack Lemmon e Walter Matthau. "Naturalmente non li abbiamo rivisti perché questi film sono dentro di noi", assicura Castellitto, "e poi i iriferimenti sono comodi, utili, però mentre reciti te li devi dimenticare, magari tra cinquant'anni saremo noi a far da riferimento a qualcun altro. Certo è stato divertente pensare al boccolo di Walter Matthau o alla arguta innocenza di Jack Lemmon. C'è qualcosa di molto serio dietro a tutta questa risata, a questo sberleffo, c'è il racconto molto italiano che l'illegalità è una forma dell'intelligenza, e che invece la legalità è roba da coglioni. Sono appena tornato dal Canada (dove è stato presidente di giuria del festival di Montreal, ndr) dove ho trovato una maglietta che ha lo slogan perfetto per il personaggio di Oscar: 'un buon avvocato conosce la legge, un grande avvocato conosce il giudice'".