Senza nessuna pietà film esordio di Michele Alhaique è un noir cupo ambientato nella periferia romana. Mimmo vorrebbe fare solo il muratore, perché è quello che ama fare, ma suo zio che si è occupato da sempre di lui, nonchè suo datore di lavoro, lo usa anche per recuperare i crediti. Vive in una società dove è chiaramente un estraneo, dove ognuno ha dei ruoli, dove la violenza è il modo principale di porsi. L'incontro con Tania, una escort presa dal Roscio per Manuel, cambia tutto, ma prima di iniziare una nuova vita bisogna chiudere i conti con la vecchia.Un film abbastanza scontato, che cerca di avere successo sull'eccessiva tensione emotiva da creare da parte di chi lo vede, e che si fa carico di una sceneggiatura abbastanza sterile. Un peccato visto la grande capacità di rappresentazione di una realtà delinquenziale e soprattutto la capacità di creare un'atmosfera convincente, a cui si può aggiungere anche una buona fotografia.Un altro limite, oltre alla sceneggiatura è la banalità dei ruoli data ai suoi attori, ma non la loro interpretazione che si può considerare più che positiva,dove emerge in maniera netta Favino, che è molto bravo nel rendere le sfaccettature del suo personaggio.Soddisfacienti quindi anche le interpretazioni, nonostante i personaggi; di di Greta Scarano, Claudio Gioè , Adriano Giannini e dello stesso Davoli.Interessante l'abbinamento delle musiche: quelle armoniche di Luca Novelli e quelle elettroniche di Pierre-Alexandre "Yuksek" Busson.Voto finale: 2--/5Senza nessuna pietà
Senza nessuna pietà
Senza nessuna pietà film esordio di Michele Alhaique è un noir cupo ambientato nella periferia romana. Mimmo vorrebbe fare solo il muratore, perché è quello che ama fare, ma suo zio che si è occupato da sempre di lui, nonchè suo datore di lavoro, lo usa anche per recuperare i crediti. Vive in una società dove è chiaramente un estraneo, dove ognuno ha dei ruoli, dove la violenza è il modo principale di porsi. L'incontro con Tania, una escort presa dal Roscio per Manuel, cambia tutto, ma prima di iniziare una nuova vita bisogna chiudere i conti con la vecchia.Un film abbastanza scontato, che cerca di avere successo sull'eccessiva tensione emotiva da creare da parte di chi lo vede, e che si fa carico di una sceneggiatura abbastanza sterile. Un peccato visto la grande capacità di rappresentazione di una realtà delinquenziale e soprattutto la capacità di creare un'atmosfera convincente, a cui si può aggiungere anche una buona fotografia.Un altro limite, oltre alla sceneggiatura è la banalità dei ruoli data ai suoi attori, ma non la loro interpretazione che si può considerare più che positiva,dove emerge in maniera netta Favino, che è molto bravo nel rendere le sfaccettature del suo personaggio.Soddisfacienti quindi anche le interpretazioni, nonostante i personaggi; di di Greta Scarano, Claudio Gioè , Adriano Giannini e dello stesso Davoli.Interessante l'abbinamento delle musiche: quelle armoniche di Luca Novelli e quelle elettroniche di Pierre-Alexandre "Yuksek" Busson.Voto finale: 2--/5Senza nessuna pietà