CINEMA PARADISO

Hansel & Gretel e la strega della foresta nera


Hansel e Gretel sono due fratelli che vivono in una casetta vicino Pasadena. Gretel e il suo ragazzo fumano parecchia erba e, quando Hansel gli rivela di essere venuto a sapere dell'esistenza di un'anziana signora che spaccia la migliore sul mercato, Gretel manda il suddetto fidanzato a prenderne un po'. Quel che il malcapitato scoprirà è che l'anziana signora è una strega cannibale che cucina le persone attirate con la scusa della vendita della sua erba Black Forest High, per poi succhiargli la giovinezza. La scomparsa conduce Gretel e un'amica alla casa della strega, assieme al boss della droga locale, là scoprirà tutto, rischiando, assieme al fratello giunto in exremis, di finire in forno anch'essa.È praticamente un teen slasher questo adattamento di Hansel e Gretel, il terzo che è arrivato al cinema solo nel 2013 (gli altri due sono Hansel & Gretel, cacciatori di streghe e quello della Asylum inedito in Italia), in cui molto fa Gretel, adeguatamente scosciata per il genere, e pochissimo Hansel che pare arrivare solo per il gran finale che tutti conoscono.Quello tra la fiaba dei fratelli Grimm e il teen slasher era però un matrimonio da farsi, la favola è infatti una delle radici fondamentali del meccanismo secondo cui funziona questo sottogenere del cinema di paura, fondato sulla sfiducia negli adulti e sul potenziale attrattivo che avvicina il piacere estremo alla morte efferata (in questo è buona, per quanto non originale, l'aggiunta della strega che succhia i giovani per non invecchiare).L'idea ottima di sostituire a bambini dei ragazzi e quindi di mutare i dolci in droghe leggere (fermo restando il potenziale magico che è la metafora della vera attrattiva che possiedono), svela infatti da subito come questo film sfrutti il rapporto che esiste negli horror classici tra perdizione e morte, quello per il quale le vittime sono sempre i più inclini al sesso e alle droghe. Così nella sua casetta la strega spaccia la miglior erba della città e in questa maniera attira i ragazzi che poi sventra, cucina e mangia.Occhi infilzati, pelle strappata e organi esposti, nulla è risparmiato ma tanto nulla è realmente impressionante in questo horror molto leggero, che sembra impegnarsi di più nel ritrarre dei ragazzi per come sono realmente che nell'imbastire una trama appassionante. Così anche l'ottima idea di partenza si perde in uno svolgimento noiosissimo, che non sa che fare dei molti riferimenti alle fiabe (le caramelle lasciate per indicare la strada, le mele rosse...) e sembra perdere tempo in attesa della prossima morte o della prossima vittima risucchiata, indugiando in una ben poco raffinata messa in scena da serie tv horror anni '90.