CINEMA PARADISO

Tutta colpa del vulcano


Alain e Valérie sono separati e si odiano irriducibilmente. Da anni non condividono più niente a parte Cécile, la giovane figlia che convolerà a nozze in un piccolo villaggio della Grecia. Nemici giurati, viaggiano sullo stesso volo, ignari l'uno della presenza dell'altra. L'eruzione improvvisa del vulcano islandese Eyjfjallajökull sconvolge i cieli d'Europa e gli ex coniugi costretti a terra e nello stesso aeroporto. Peggio di una nuvola di cenere vulcanica per loro c'è solo l'idea di un viaggio insieme verso l'unico 'bene' comune. Decisi a rendersi la vita un inferno, a turno proveranno a boicottarsi e a ostacolare la lunga 'navigazione' verso Corfù. Porsche, pullman, autostop, jet privati, ogni mezzo e con ogni mezzo arriveranno alla meta, celebrando il giorno più bello della loro 'bambina' e scoprendo che in fondo avevano ancora qualcosa da dirsi (civilmente). Cominciamo dal titolo che nella versione originale è Eyjfjallajökull, si pronuncia Et-ya-fiat-la-yeu-keutl, il vulcano islandese che risvegliandosi nel marzo del 2010 paralizzò il traffico aereo occidentale. Se i produttori francesi lo hanno scelto in funzione della sua originalità, 'agevolata' dal sottotitolo "altrimenti dite vulcano", quelli italiani hanno risolto in modo ragionevole, scongiurando un nome troppo complicato da pronunciarsi. Articolabile e immediato, Tutta colpa del vulcano incoraggia lo spettatore a 'scendere' in sala e a godersi la commedia di Alexandre Coffre, che chiama alle armi una promessa sicura come Dany Boon e azzarda con Valérie Bonneton, abbonata ai ruoli secondari e finalmente promossa con affiche e primo piano. Più evocato che compartecipe, l'Eyjfjallajökull è il pretesto che costringe due ex coniugi a scendere a terra e dai loro pregiudizi, confrontandosi senza sconti di pena sul loro matrimonio fallito. L'impetuosità del vulcano diventa allora espressione figurata di una deflagrazione intima che troverà comunque sfogo ed espansione, travolgendo come lava incandescente tutto quello che incrocia e tutti quelli in cui incorre. L'eruzione, che quattro anni fa sospese un volo su quattro in Europa, impedisce allo stesso modo alla commedia di Coffre di prendere quota nonostante i 2132 chilometri di pista, rincorsa e strada che separano i suoi protagonisti da Corfù, meta e luogo del loro viaggiare isterico. Sceneggiato da Laurent Zeitoun, golden boy della nuova commedia francese dopo Il truffacuori con Vanessa Paradis e più indietro negli anni Un piano perfetto con lo stesso Dany Boon, Tutta colpa del vulcano resta nondimeno un film della domenica sera, che schiamazza e si dibatte tra imperativi commerciali e obblighi umoristici. Costretto a inseguire attraverso l'Europa una coppia piantagrane che incappa in personaggi secondari inconsistenti o improbabili, la commedia di remariagedi Coffre perde (troppo) presto interesse e ritmo, scaricando le sue carenze sulle spalle di due attori capaci ma privi di direzione. Precipitati in un mondo senza immaginazione, Dany Boon e Valérie Bonneton si disprezzano e si riconciliano sotto un vulcano irrimediabilmente spento.