CINEMA PARADISO

Addio a Livio Forma, voce storica di Tutto il calcio da tuttosport


E' scomparso all'età di 72 il radiocronista della Rai: aveva raccontato 28 campionati, 8 Olimpiadi e innumerevoli partite di Coppa
 TORINO - I suoi aggettivi erano come i mobili della nonna: non li avresti mai messi in casa tua, ma ci eri lo stesso affezionato. Moltissimo. Come tutti eravamo affezionati a Livio Forma, storico radiocronista di Radio Rai, scomparso ieri a 72 anni: sia chi aveva la fortuna di conoscerne il garbo d'altri tempi, sia coloro i quali si mettevano davanti ai «diffusori» per ascoltare le sue radiocronache e coglievano la pacata educazione con la quale entrava nelle casa, nelle auto o negli auricolari per raccontare una partita o uno dei mille eventi sportivi che seguiva, comprese otto Olimpiadi.Aveva iniziato nel 1982 e per ventotto anni aveva attraversato l'Italia (quasi sempre in treno), dando voce alle emozioni di altrettanti campionati in quella scatola magica che era (e che è tuttora nella fantascienza dei nuovi media) Tutto il calcio minuto per minuto. Qualche volta lo prendevamo in giro per il suo vocabolario un po' fané e per quel «batti e ribatti in area» che compariva, immancabile, in ogni radiocronaca. Avesse avuto l'attitudine da cronista rockstar, come tanti di questi tempi, avrebbe potuto farne un marchio di fabbrica, una frase culto. Ma Livio aveva il pudore dell'autentico giornalista, che mette la notizia e il racconto davanti a tutto, tenendosi sullo sfondo.Aostano orgogliosissimo, finiva ogni viaggio in Valle, di cui decantava le bellezze in ogni parte del mondo che il mestiere lo portava a visitare. Un tumore ci ha portato via la sua gentilezza e la sua voce. Ci mancheranno entrambe moltissimo.