di Davide TurriniE' uno dei più popolari e storici volti della tv statunitense passa il testimone dall’8 settembre 2015 a Stephen Colbert. In attesa dell'ultima puntata del 20 maggio sono finiti sulla poltrona di Letterman in nemmeno venti giorni il presidente Obama e la first Lady Michelle, Bill Clinton, Oprah Winfrey, Will Farrell e Howard Sterndi Davide Turrini | 19 maggio 2015Bye bye David Letterman. Uno dei più popolari e storici volti della tv statunitense lascia il suo “Late Show”, va in pensione e passa il testimone dall’8 settembre 2015 a Stephen Colbert. Dopo l’annuncio nel dicembre scorso del buen ritiro nel ranch del Montana con moglie e figlio 11enne, il 68enne volto della Cbs ha cominciato una sorta di countdown con le celebrità ospitate nel suo studio per ricordare i 23 anni del suo programma andato in onda sempre in seconda serata dall’82 al 1993 come Late Night sulla Nbc, e dal 1994 ad oggi Late Show sulla Cbs. In attesa della misteriosa puntata del 20 maggio 2015, sono finiti sulla poltrona di Letterman in nemmeno venti giorni il presidente Obama e lafirst Lady Michelle, Bill Clinton, Oprah Winfrey, Will Farrell e Howard Stern. E ancora: Martin Short che dell’amico David ha cantato il de profundis; Tina Fey che si è esibita con mutandoni e la scritta “Bye Dave”; George Clooneyche lo ha ammanettato chiedendogli di restare; Julia Roberts con cui ha ripercorso le diverse ospitate passate con relativi baci sulla bocca; e Steve Martin con cui è stato recuperato un filmato del ’98 in cui i due “amici” finivano in una sorta di divertente e patinata vacanza gay.Nell’Ed Sullivan Theatre di New York, per oltre 6mila puntate, con l’orchestra diretta daPaul Shaffer, si sono succedute centinaia di ospiti dal mondo del cinema, della musica, della tv e dello sport, tra cui anche gli italianiRoberto Benigni eAlex Zanardi. Il Late Show non si è fermato nemmeno dopo l’11 settembre 2001 o di fronte all’uragano Sandy nel 2012 quando in un teatro vuoto, Letterman in impermeabile ha ospitato un trafelato Denzel Washington. “Letterman è sostanzialmente un personaggio tv conformista: non c’è mai stato un momento di rottura, non ha mai dovuto imporre idee sue alla ‘moral majority’ americana”, spiega al FQMagazine lo scrittore Francesco Pacifico che ha scritto un mirabile saggio d’analisi sulla figura del conduttore Usa. “Oltre alla sua genialità, c’è stato anche un gran lavoro convenzionale, come con i comici ‘strani’ da cui prendeva sempre ironicamente le distanze. In una delle ultime puntate lo stand-up comedian Norm Macdonald si è commosso dopo il monologo ringraziando Letterman e lui si è avvicinato abbracciandolo in un modo che non puoi definire né freddo né caldo, ma come dire… “riservato”, tipico del Midwest, che gli permette di mantenere una facciata pulita – continua Pacifico – Del resto ha trattato in maniera alta ed elegante anche le sue vicende private, come la relazione extraconiugale dichiarata in trasmissione dopo aver subito un ricatto. Inoltre seguendolo con attenzione mi è sembrato un comico meno rivoluzionario di come l’avevo considerato anni fa: sta al centro della cultura mainstream è indora la pillola per gente come me. Un atteggiamento che è una via di mezzo tra mainstream e cultura indipendente, con quell’ironia che serve per accettare che stai partecipando alle cose peggiore in cui vivi. Un po’ come guardare Sanremo ma ironicamente. Lui è la massima espressione di questa contraddizione che vive la persona intelligente nel sistema culturale di massa”.
Bye Bye Letterman, addio al Late Show. Luttazzi: “Quanto mi è costato portare in Italia quell’ironia…” da il fatto quotidiano
di Davide TurriniE' uno dei più popolari e storici volti della tv statunitense passa il testimone dall’8 settembre 2015 a Stephen Colbert. In attesa dell'ultima puntata del 20 maggio sono finiti sulla poltrona di Letterman in nemmeno venti giorni il presidente Obama e la first Lady Michelle, Bill Clinton, Oprah Winfrey, Will Farrell e Howard Sterndi Davide Turrini | 19 maggio 2015Bye bye David Letterman. Uno dei più popolari e storici volti della tv statunitense lascia il suo “Late Show”, va in pensione e passa il testimone dall’8 settembre 2015 a Stephen Colbert. Dopo l’annuncio nel dicembre scorso del buen ritiro nel ranch del Montana con moglie e figlio 11enne, il 68enne volto della Cbs ha cominciato una sorta di countdown con le celebrità ospitate nel suo studio per ricordare i 23 anni del suo programma andato in onda sempre in seconda serata dall’82 al 1993 come Late Night sulla Nbc, e dal 1994 ad oggi Late Show sulla Cbs. In attesa della misteriosa puntata del 20 maggio 2015, sono finiti sulla poltrona di Letterman in nemmeno venti giorni il presidente Obama e lafirst Lady Michelle, Bill Clinton, Oprah Winfrey, Will Farrell e Howard Stern. E ancora: Martin Short che dell’amico David ha cantato il de profundis; Tina Fey che si è esibita con mutandoni e la scritta “Bye Dave”; George Clooneyche lo ha ammanettato chiedendogli di restare; Julia Roberts con cui ha ripercorso le diverse ospitate passate con relativi baci sulla bocca; e Steve Martin con cui è stato recuperato un filmato del ’98 in cui i due “amici” finivano in una sorta di divertente e patinata vacanza gay.Nell’Ed Sullivan Theatre di New York, per oltre 6mila puntate, con l’orchestra diretta daPaul Shaffer, si sono succedute centinaia di ospiti dal mondo del cinema, della musica, della tv e dello sport, tra cui anche gli italianiRoberto Benigni eAlex Zanardi. Il Late Show non si è fermato nemmeno dopo l’11 settembre 2001 o di fronte all’uragano Sandy nel 2012 quando in un teatro vuoto, Letterman in impermeabile ha ospitato un trafelato Denzel Washington. “Letterman è sostanzialmente un personaggio tv conformista: non c’è mai stato un momento di rottura, non ha mai dovuto imporre idee sue alla ‘moral majority’ americana”, spiega al FQMagazine lo scrittore Francesco Pacifico che ha scritto un mirabile saggio d’analisi sulla figura del conduttore Usa. “Oltre alla sua genialità, c’è stato anche un gran lavoro convenzionale, come con i comici ‘strani’ da cui prendeva sempre ironicamente le distanze. In una delle ultime puntate lo stand-up comedian Norm Macdonald si è commosso dopo il monologo ringraziando Letterman e lui si è avvicinato abbracciandolo in un modo che non puoi definire né freddo né caldo, ma come dire… “riservato”, tipico del Midwest, che gli permette di mantenere una facciata pulita – continua Pacifico – Del resto ha trattato in maniera alta ed elegante anche le sue vicende private, come la relazione extraconiugale dichiarata in trasmissione dopo aver subito un ricatto. Inoltre seguendolo con attenzione mi è sembrato un comico meno rivoluzionario di come l’avevo considerato anni fa: sta al centro della cultura mainstream è indora la pillola per gente come me. Un atteggiamento che è una via di mezzo tra mainstream e cultura indipendente, con quell’ironia che serve per accettare che stai partecipando alle cose peggiore in cui vivi. Un po’ come guardare Sanremo ma ironicamente. Lui è la massima espressione di questa contraddizione che vive la persona intelligente nel sistema culturale di massa”.