CINEMA PARADISO

Juliette Binoche: il dolore della perdita, come in ‘Film Blu’


Ang05/09/2015
L’attrice francese accompagna a Venezia 72 L’attesa di Piero Messina, di cui è protagonista. “Con il film  – dice – ho scoperto la Sicilia. Una terra meravigliosa. Quella che vedete nel film è la stessa che ho vissuto io, ma forse non potete vedere il caldo che ho patito. Piero mi piace moltissimo, è una persona vitale e si vede da come ama mangiare, oltre che da come fa i film. Quando ci si mette, è incredibile. Fa entrambe le cose con la stessa passione. Ed è anche un bravo musicista, ho visto un suo concerto e mi ha incantata”. Nel film Binoche interpreta una madre che ha perso un figlio, una situazione analoga a quella che viveva il suo personaggio in Film Blu di Kieslowski: “Infatti all’inizio non ero sicura – dice -  Non volevo fare un film sullo stesso tema, che magari sarebbe risultato meno riuscito. Ho evitato questo ruolo per tutti questi anni. Ma è stata la sceneggiatura a convincermi. In effetti, qui il tema è quello di una persona che ricrea un mondo per poter pronunciare l’impronunciabile. Tutti nella vita affrontiamo ostacoli: morti, separazioni, tradimenti, gelosia. Sono indispensabili per crescere. Ci si passa fin da giovani. Inizialmente mi ero preparata con un coach, ma non ero soddisfatta. Ho lasciato perdere, ho preferito affidarmi all’immaginazione più che alla memoria, il cosiddetto ‘magical thinking’, come dicono gli anglofoni. L’attore parte sempre da una sensazione corporea, su quella costruisce il pensiero. Ci sono misteri che non si possono svelare, ma il rapporto tra un regista e un attore è uno di questi. Lui deve contraddirti e al contempo guidarti, ci si mette un po’ per entrare in sintonia”.