CINEMA PARADISO

Garfield 2


Nel 2004 l'esordio al cinema delle vicende tratte dalla serie creata da Jim Davis alla fine degli anni '70 aveva rinnovato la popolarità del gatto più ciccione e pigro del mondo fumettistico anche tra i giovanissimi. Allora Peter Hewitt aveva provato a trasporre su grande schermo le avventure di Garfield in un format che potesse attirare in sala un pubblico eterogeneo, con un cast di attori del tutto rispettabili - a partire da Bill Murray che dava la voce al gatto, in Italia doppiato da Fiorello - e una storia di quelle che divertono più i bambini che gli adulti. Il cambio alla regia non ha modificato l'umore della prima prova su pellicola e anche gli attori che interpretano i personaggi principali - Jon Arbuckle/Breckin Meyer, Liz/Jennifer Love Hewitt, lo stesso Murray e persino Fiorello - sono rimasti gli stessi. Tim Hill li porta tutti a Londra dove si scopre che Garfield ha un sosia: un micione dai modi aristocratici (e con la voce di Tim Curry nella versione originale) che ha ereditato dalla padrona il castello di Carlyle e che deve salvare sé stesso e i suoi sudditi - gli animali della fattoria - dai progetti malefici di Lord Dargis (Billy Connolly), mirati alla successione ereditaria. Lo scambio di identità tra i due gatti è pressoché annunciato e il film fa ampio uso di tutti quegli elementi già utilizzati in abbondanza nelle cosiddette commedie degli equivoci, con un finale dichiarato: l'alleanza tra il rozzo felino americano e il principino inglese, la ribellione degli animali e la rivincita di Odie. Meno contagioso del precedente, e sempre più rivolto ai bambini, Garfield 2 contiene però dei momenti decisamente divertenti e delle trovate graziose, se pur non originali, come la lasagna fatta a più zampe nella cucina del palazzo reale, con Garfield come capo cuoco. I nostalgici continueranno a rimanere fedeli alla striscia a tre vignette, ma i nuovi adepti sapranno apprezzare la versione cinematografica che potrebbe avere anche altri seguiti.