CINEMA PARADISO

Leonardo DiCaprio spodesta Checco Zalone. The Revenant supera Quo Vado: primo al botteghino italiano da huffingtonpost


Redazione, L'Huffington PostPubblicato: 26/01/2016 09:49 CET Aggiornato: 26/01/2016 10:35 CET
Alla seconda settimana di programmazione Revenant-Redivivo, l'epopea tra i ghiacci di Alejandro Inarritu con Leonardo DiCaprio, spodesta il supercampione di incassi Quo Vado e conquista la prima posizione della classifica del botteghino italiano, come già ieri negli Usa. Revenant ha guadagnato 3 milioni 712 mila raggiungendo gli 8 milioni 206 mila totali.Il film con Checco Zalone, nonostante abbia perso la prima posizione, comunque continua a mietere incassi (altri 2 milioni 337 mila in questo fine settimana) e a macinare record. Ora è sopra quota 62 milioni sempre più vicino ai 65 di Avatar, il film con maggiori incassi in Italia secondo dati Cinetel.Continua a leggere dopo il videoIl fenomeno Quo Vado? ha animato il dibattito italiano per molte settimane. Intorno al successo del film di Zalone si sono interrogati in molti, da politici a critici cinematografici alla ricerca della chiave. Tutti hanno visto nell'intelligenza politica del comico barese, la capacità di leggere la realtà sociale italiana e da Renzi a Tornatore hanno applaudito al suo linguaggio. "La democrazia cristiana del cinema italiano", ha detto Mario Sesti in un post su HuffPost, intendendo dire che con il suo cinema sia riuscito a mettere d'accordo tutti. A destra e a sinistra.Con Revenant, invece, torna in auge la grande epopea americana. Che questo ponga fine al dibattito tutto italiano sul successo del comico barese? Forse. Fatto sta che Zalone vola ancora altissimo, diretto al record di incassi nei botteghini italiani. Stabile in terza posizione il Sylvester Stallone di Creed - Nato per combattere che incassa 1 milione 282 mila e supera i 4 totali.Ben quattro i film esordienti nella top ten: Se mi lasci non vale (1 milione 103 mila di incasso), Steve Jobs (665 mila), Piccoli brividi (428 mila) e The Pills - Sempre meglio che lavorare (357 mila).