CINEMA PARADISO

SE I CÉSAR PARLASSERO ITALIANO… MORETTI, SORRENTINO E MORRICONE I PIÙ AMATI ANCHE IN FRANCIA


di Laura Delli ColliLa Francia continua ad amare il buon cinema italiano. Non è una sorpresa ma la nuova ‘tripletta’ di candidature conquistata in questi giorni aspettando i César è la conferma importante di una liaison che non si smentisce. Dopo i Golden Globe e gli Oscar®, infatti, i francesi hanno candidato anche ai premi più prestigiosi di Francia tre nomi, tre grandi firme del nostro cinema, che da sempre conquistano anche gli spettatori francesi. Tra le nomination ai César, appena annunciate, ci sono infatti Mia madre di Nanni Moretti e Youth di Paolo Sorrentino (che concorrono tra i migliori film stranieri) e, di nuovo, Ennio Morricone, questa volta non per Tarantino ma per la colonna sonora di En mai fais ce qu’il te plait di Christian Carion, un film francese che non abbiamo ancora visto in Italia.Tutti in gara ai César 2016, che verranno consegnati il 26 febbraio, proprio alla vigilia degli Academy Awards. Certo non sarà facile conquistare dopo le nomination anche il premio cinematografico più ambito di Francia: i film di Moretti e Sorrentino se la vedranno infatti con Il figlio di Saul di Laszlo Nemes, favoritissimo anche a Los Angeles,Taxi Teheran di Jafar Panahi, Birdman di Alejandro Gonzalez Iñarritù e i belgi Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco va Dormael e Je suis mort mais j’ai des amis di Guillaume e Stéphane Malandrin. Per Morricone, ormai ‘top’ nei premi di tutto il mondo,  cinquina invece con Stephen Warbeck (Mon roi), Warren Ellis (Mustang), Raphael (Les Cowboys) e Grégoire Hetzel (Trois souvenirs de ma jeunesse).Come finirà? Lo sapremo solo tra qualche settimana, intanto per ai francesi l’Italia ha cucinato un menù di cinema d’autore, opera prime e, ovviamente, commedie occupando letteralmente per un week end fino a domenica sera il Cinema Arlequin per l’ottava edizione della manifestazione “De Rome à Paris“, rassegna ormai consolidate nelle attesa dei distributori francesi e nel suo piccolo per il nostro mercato strategica, pur in un insostenibile confronto con la super promozione di Unifrance. L’incontro con il cinema francese, accende insomma da oggi nel cuore di Saint Germain uno schermo per dare al cinema italiano, così amato a Parigi, almeno una vetrina di visibilità. Protagoniste  opere cinematografiche inedite in Francia, ma non c’è solo Checco Zalone con Quo vado?: un po’ come sugli schermi dell’ultima stagione, il panorama offerto dalla rassegna invoglia infatti i francesi ad incuriosirsi con alcuni film piccoli piccoli “Arianna” di Carlo Lavagna, “I Ricordi del Fiume” di Gianluca e Massimiliano De Serio, “Se Dio Vuole” di Edoardo Falcone, “WAX: We are the X” di Lorenzo Corvino, e ancora “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo “N-Capace” di Eleonora Danco, “Lo Chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, e “Italian Gangsters” di Renato De Maria. Senza dimenticare “Lea” di Marco Tullio Giordana realizzato per la tv da un autore caro ai francesi e, “Dobbiamo Parlare” di Sergio Rubini, una commedia dolceamara, ‘da camera’, divertente e cattiva al punto giusto, come ben sappiamo in Italia, per raccontare due coppie in crisi nello specchio di una serata (molto) borghese . Un mood che certamente li incuriosirà…