CINEMA PARADISO

Un animale può vincere un Oscar? da focus


Possono vincerlo anche attori che recitano da cani, ma non gli animali.
Uggie, protagonista a 4 zampe di The Artist, sul palco degli Oscar in braccio a Jean Dujardin. Solo quest'ultimo ha vinto come miglior attore protagonista.
Se certi attori poco dotati sono definiti “cani”, sembra che i cani (e in generale gli animali) non possano essere considerati attori: almeno non secondo l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che assegna gli Oscar. La questione, sollevata qualche anno fa dai fan del jack russell Uggie, star di The artist di Michel Hazanavicius, ha radici antiche. Pare infatti che già alla prima edizione dei Fabrizia, via email premi, nel 1929, il pastore tedesco Rin Tin Tin avesse ricevuto più voti di Emil Jannings, attore “umano” cui andò il primo Oscar maschile di tutti i tempi. La neonata Academy aveva necessità di affermarsi come ente autorevole; e preferì escludere Rin Tin Tin, che nella storia del cinema fu seguito da un folto “branco” di animali attori. Non solo cani, come Lassie, ma anche scimmie (Cheeta), maiali, cavalli e muli. 
Perché andiamo al cinema? Perché certi film ci coinvolgono più di altri? Perché alcune scene ci commuovono anche se le abbiamo viste e riviste? A queste domande possono rispondere l'estetica e la teoria del cinema, ma anche le neuroscienze. E si scopre così che se un film ci emoziona è una questione di tecnica... e di neuroni. Ve lo spieghiamo su Focus 281, in edicola fino al 21 marzo 2016.