CINEMA PARADISO

Il libro, il più potente oggetto multimediale del mondo da l'espresso


Stamattina ero in classe. Una comunissima classe di prima media, piena di ragazzini adorabili e intelligenti. Che però odiano leggere. Odiano è una parola forte, siamo più precisi: considerano la lettura un esercizio un po' noioso e limitato, in confronto a tutto ciò che hanno in alternativa: i film, i giochi in 3D, la musica.Voi non avete idea di quanto sia difficile per un insegnante motivarli a leggere, perché per loro il libro è una cosa morta, polverosa e noiosa, che sta ferma lì e non fa nulla, mentre tutto il resto che usano è in movimento, è pieno di tutto.Quando hai davanti una classettina di undicenni non puoi cavartela con la solita filippica che la lettura è bella e bisogna leggere per se stessi e per farsi una cultura. Perché a quell'età, giustamente, se ne fregano del "farsi una cultura", e se gli dici che la lettura è bella ma non glielo fai toccare con mano, ciao, li hai persi.E allora ho fatto quello che spesso faccio in questi casi, perché con i ragazzini a quell'età non devi parlare, devi mostrare cosa vuol dire leggere. Leggere davvero. Perché non lo sanno.Così li ho guardati, ho preso in mano una bella descrizione tratta da un Harry Potter (il primo che si scandalizza perché leggo Harry Potter può terminare qua la lettura del post e andarsi a leggere Proust nell'altra sala, anche perché sono certa che a undici anni già leggesse Proust, ovviamente, ed in francese), e ho detto: «Adesso chiudete gli occhi e ascoltate!»E ho letto. Nel silenzio più assoluto, perché in classe non volava una mosca. Quando ho finito, ho detto:«Riaprite gli occhi. E ditemi cosa avete visto.»Li hanno riaperti. Stupiti da una cosa che ad alcuni non era mai capitata prima. Avevano visto. Guidati dalle parole, lontani dagli stimoli di altro genere, nel loro cervello le parole avevano esercitato quella meravigliosa magia che hanno in sé: creano mondi. Avevano visto immagini, e sentito rumori e odori, e percepito colori, suoni. E ci erano finiti dentro, come mai prima gli era capitato, perché la realtà 3D in confronto alla fantasia è sempre limitata come l'ombra rispetto al vero.«Ecco, vedete? quando voi parlate di oggetti multimediali come il tablet ed in pc, non vi rendete conto che il libro è il più potente di tutti. Gli altri aprono link e proiettano immagini sul vostro schermo, il libro direttamente dentro al vostro cervello. Ci cadete dentro, alle storie scritte, come nessun aggeggio tecnologico riesce ancora a farvi cadere. Perché le immagini evocate dalle parole vi avvolgono, come quelle dei sogni, non c'è distanza, non c'è filtro, siete lì, in mezzo all'azione.Le parole sono incantesimi, più potenti di quelle di Harry Potter, più potenti di qualsiasi processore. Le leggete e le cose compaiono non davanti a voi ma dentro di voi, e non avete bisogno di elettricità, e di tecnologia, solo della vostra mente e di un libro scritto.»Mi hanno guardato. Qualcuno avrà pensato che sono semplicemente pazza. Ma qualche altro no. Ci sono momenti in classe in cui ti accorgi che hai fatto breccia e se lo ricorderanno. Non tutti, non sempre, ma qualcuno sì, e quel qualcuno che convinci è il motivo per cui facciamo il nostro mestiere.È suonata la campanella, sono andati a casa. Alcuni continueranno a trovare i libri noiosi. Però li guarderanno magari con un occhio un po' diverso. Forse cominceranno a pensare che leggere non è compitare lettere e parole, ma sognare e vedere con la mente, aprire link direttamente dentro al cervello, e un libro è una miniera di pop up che si squaderna davanti a loro e attorno.Non ditegli di leggere, mostrategli come si fa.Alla fine, qualcuno, finirà per capire che un libro è un oggetto molto più potente di un telefonino.