CINEMA PARADISO

L'ingorgo


L'idea di partenza e la trama che si svilluppa sotterraneamente ai vari plot accozzati tra loro confermano la bravura di un regista come Comencini, tra i migliori italiani.Ottimi gli interpreti, tra tutti Sordi e Tognazzi ma anche la Sandrelli risulta simpatica. Tremende le scene dello stupro e del saccheggio ma poco approfondite; in un film simile andava approfondito proprio l'inevitabile degenero degli itaGliani rinchiusi nelle macchine per troppo tempo, anzichè dar spazio a scenette stupide come quella del "segaiolo" o quella assurda del tizio incazzato che dopo 36 ore finalmente si calma... Ma evidentemente si è trattato di obblighi da produzione, la moda del film a scenette in itaGlia è sempre stata forte, almeno quanto quella del film rosa sullo sfondo dei palazzi da rajà (che nascondono le bidonville) a Bollywood e così anche il povero Comencini pur disponendo di una risma di attori supersonici ha dovuto adattarsi e sciupare parti del film fantasociologico per antonomasia (in itaGlia) per dar spazio alle cazzatine da "grandi magazzini" tanto care ai vanzina e al loro sterminato pubblico di bestiame (puro itaGliano).Ave italia, quindi, e ave cesare, pagate il vostro tributo pubblico, chinate la testa e votate sempre il "meno peggio": se vi troverete un giorno bloccati in autostrada per 36 ore vi auguro buon divertimento! Arete tra gli stupratori o tra gli stuprati? Chissà? Chi se ne importa?