CINEMA PARADISO

L’idea di Neri Marcorè. Concerti gratis e verdi nei parchi delle Marche da la stampa


Neri Marcorè lancia il programma RisorgiMarche: “Tredici live per riportare musica dopo il terremoto”
Neri Marcorè ha organizzato RisorgiMarche. Il festival comincia il 25 con Niccolò Fabi e i Gnu Quartet e si chiude il 3 agosto con Francesco De Gregori. In mezzo, tra gli altri, Malika, i Daiana Lou, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Samuele BersaniUltima modifica il 06/06/2017 alle ore 12:09ROBERTO PAVANELLONessun grande concerto benefico con tanti ospiti ad alternarsi sullo stesso palco, ma una serie di live gratuiti sparsi nel territorio montano marchigiano. Tredici, per l’esattezza. È questa la strategia adottata da Neri Marcorè per tenere viva l’attenzione sulle Marche, la sua amata regione duramente colpita dal terremoto e per portare turisti in quello splendido angolo d’Italia.  Lo ha chiamato RisorgiMarche: «Perché è un invito che ha assonanza con Risorgimento e Rinascimento - racconta - ed è soprattutto un’esortazione». Alla quale si è unito un bel gruppo di artisti che l’attore ha coinvolto personalmente: si parte il 25 giugno con Niccolò Fabi accompagnato dai Gnu Quartet e si chiude il 3 agosto con Francesco De Gregori e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana (e di nuovo i Gnu Quartet). In mezzo ci saranno Malika Ayane, i Daiana Lou, Ron, Enrico Ruggeri, Paola Turci, Bungaro, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Fiorella Mannoia in coppia con Luca Barbarossa, Brunori Sas e Max Gazzè.   
Alle 5 del pomeriggio«Tutti verranno a titolo gratuito riuscendo a infilare questa data marchigiana tra i tanti impegni dei tour estivi. A loro va la mia gratitudine e riconoscenza più totale», sottolinea Marcorè che ha organizzato RisorgiMarche mettendo insieme parlamentari locali, imprenditori, esponenti dell’amministrazione regionale e del Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio: «Senza il loro sostegno non ce l’avrei fatta». I live si terranno alle cinque del pomeriggio «perché questo vuole essere un festival ecologico, con un consumo minimo di energia - spiega Marcorè - e perché mi sono ispirato al Festival dei suoni delle Dolomiti, dove i concerti si tengono sempre in diurna nei prati dolomitici. Noi faremo la stessa cosa, nella zona intorno al cratere con i monti Sibillini a fare da cornice. Non avremo il palco, non useremo luci artificiali e l’amplificazione sarà supportata da batterie. La gente verrà a piedi perché voglio che faccia almeno gli ultimi due o tre chilometri camminando nel verde, lasciando i mezzi a motore lontani. L’unico prezzo che pagheranno è un po’ di sudore».  «Presenterò e canterò»Si spera nel bel tempo, «perché purtroppo le date che salteranno non potranno essere recuperate, essendo state infilate in un calendario già fitto. Ma deve venire giù il finimondo, altrimenti ci si arrangerà con ombrelli e cerate».   Marcorè stesso non si lascerà sfuggire l’occasione di salire sul palco: «Presenterò ogni artista e sicuramente avrò il piacere di cantare anche con loro, del resto sono amici. E con molti è già successo più volte». Quella del cantante è un’attività che sempre più l’ideatore di RisorgiMarche affianca a quella di attore: tanti i live sempre molto apprezzati dal pubblico, con i suoi amati cantautori in repertorio. Ma il progetto di un disco vero e proprio è per ora solo una vaga idea buttata lì: «Non ho ancora avuto l’occasione e il tempo, ma mi piacerebbe. Prima o poi lo farò chiedendo agli amici cantautori di scrivere per me».  Prima del disco, potremo sicuramente vederlo in tv e al cinema: «Ho girato a Torino la terza stagione di Questo nostro amore con Anna Valle, che si vedrà tra autunno e inverno su Rai 1. Tra l’altro, a Torino tornerò il 14 luglio con lo spettacolo Come una specie di sorriso, un omaggio a Fabrizio De Andrè in cui divido il palcoscenico con i Gnu Quartet. E sempre in autunno uscirà Smetto quando voglio 3. Poi tra settembre e ottobre sono atteso da due set, sempre per tv e cinema».