CINEMA PARADISO

Essere anti-juventini è ormai una professione: lo strano caso dei paladini dell'nformazione libera


02.07.2017 19:30 di Enrico Danna
In questa estate, iniziata da poco ma già molto torrida ed in grado di mandare fuori orbita più di qualche cervello, tra un "Juve immobile", “Juve beffata”, e un "Li compra tutti la Juve a rate", imperversa un esponenziale incremento del germe dell'anti-juventinità. I protagonisti sono coloro che, per auto proclamazione, si definiscono i paladini dell'informazione libera e che sfruttano le loro posizioni di vantaggio mediatico (giornali, tv, social) per attaccare la Juventus in ogni modo e in ogni dove. Non importa che le notizie siano vere o meno: anzi, meglio ancora se si tratta di fake news, ovvero notizie farlocche inventate di sana pianta. L'importante è screditare la Vecchia Signora, in qualunque maniera. C'è chi ne ha fatto il proprio cavallo di battaglia per raccogliere qualche “like” e “retweet” sui social: del resto, cerchiamo di comprendere il loro stato d'animo. Oltre al disagio sportivo, dovuto alla frustrazione causata dai sei scudetti consecutivi vinti dalla Juventus, per arrivare a tali livelli di ossessione, ci deve essere anche un'esistenza fatta di nulla e forse anche di meno. C'è chi, evidentemente, ha una vita personale talmente insignificante, da trovare giovamento solo nella denigrazione altrui. C'è però, soprattutto, un principio di alzheimer, a preoccuparci, pensando alla salute di questi personaggi. Lo si nota dai vuoti di memoria che irrompono all'improvviso e che ottenebrano menti sempre così vigili ed attente, portandole a stati di incoscienza momentanea, nei quali alcune notizie sfuggono e quindi non possono essere trattate con la dovuta e solita attenzione. Pensiamo ad esempio al caso Infront, definita come una vera e proprio "banca" per le società milanesi. Avete trovato tweet, post e articoli di giornale dei nostri paladini? Deve essere sfuggita, questa notizia. E' che, probabilmente, su google, hanno impostato la ricerca automatica con l'inserimento di una sola parola, ovvero “Juventus”. Ovvio che queste news non compaiano all'orizzonte. Del resto, mica si parla di fatti rilevanti: sono sciocchezze, queste. Così come sono assolutamente irrilevanti le notizie che riguardano magheggi di bilancio dei soliti noti, oppure movimenti strani tra Società poco inclini alla trasparenza da sempre. Che volete che sia? Meglio focalizzarsi su quello che succede a Torino, buttando qua e là notizie che possano ingolosire un esercito di pecoroni accalorati. Qualcuno di voi ha letto notizie in merito alla conclusione del Processo “Alto Piemonte” nel quale sono state comminate sì delle condanne, ma solo per motivi extra calcistici? Se è stato scagionato pienamente colui che, stante l'impianto accusatorio, avrebbe introdotto la 'ndrangheta nel mondo Juve, cosa vuol dire? Fare 2+2 è semplice, ma forse, a qualcuno mancano le basi matematiche. Meglio concentrarsi allora sul cambiamento di denominazione dello Stadium in Allianz Stadium, con ancora i 35 scudetti in bella vista. Perché Tavecchio non interviene, si chiede più di qualche paladino? In effetti, 35 sono anche pochi, ma tant'è, avendone vinti tanti di scudetti, non siamo costretti ad elemosinare la carità altrui, come dei pezzenti qualsiasi. Per non parlare dell'ipocrisia perbenista nell'indignarsi nel momento in cui è circolata la voce circa il possibile approdo del Dr Agricola (assolto nel processo che l'ha riguardato e quindi senza pendenze) a capo del J Medical (che è struttura a parte rispetto alla Juventus – struttura d'eccellenza, tra l'altro). Il tutto, mentre altrove, si facevano operazioni di finanza creativa al fine di sistemare bilanci un po' pericolanti o si pensava di richiamare personaggi che in passato avevano fatto ben altri tipi di magheggi e che da anni fanno parte dello staff della nazionale italiana. Nessun accenno poi, alle vicende camorra/giocatori di calcio che hanno riguardato luoghi distanti dalla capitale sabauda. Quello che succede altrove, tende sempre a sfuggire ai radar dei nostri paladini dell'informazione libera. Non vorremmo che questo fosse davvero un principio di alzheimer, perché a forza di dimenticare, potrebbe anche succedere che un giorno, svegliandosi, i nostri eroi, pensassero di essere tifosi bianconeri e si rivolgessero ai loro seguaci twittando “Forza Juve!”. In quel caso, però, l'unica soluzione sarebbe quella di fuggire su Marte.