È sempre Robert Langdon, il professore di simbologia religiosa incontrato negli altri libri, a indagare. Questa volta, il mistero ha a che fare niente meno che con le origini – e il destino – di noi uominiIl successo di Dan Brown non ha segreti. È sotto gli occhi di tutti. Simbologia e complottismo, la storia affrontata come un enigma da decifrare attraverso l’arte per risalire all’origine delle bugie su cui spesso si basano le istituzioni religiose e chi ha il potere. È una ricetta che ha attirato sul suo cuoco una marea di detrattori colti e di lettori affamati di nuove storie: 200 milioni di copie vendute in 56 paesi. Origin, l’ultimo romanzo, è approdato da qualche giorno sugli scaffali reali e virtuali. La trama si apre con il grande mistero che il lettore rincorrerà per tutte e 500 e passa le pagine.Edmond Kirsch è un giovane e brillante visionario, un guru dell’innovazione tecnologica che ricorda, per certi versi, Elon Musk per altri Steve Jobs. Nel prologo alla vicenda lo vediamo raggiungere il monastero di Montserrat in Catalogna per incontrare tre eminenti rappresentanti religiosi. Egli ha chiesto di essere ascoltato perché ha un’importante scoperta da mostrare, una scoperta che farà crollare la loro fede e cambierà per sempre il mondo.Vediamo Kirsch estrarre un cellulare (non un iPhone ma uno che ha fabbricato lui stesso) per mostrare la sconvolgente novità sulla genesi. Qui Dan Brown ha una delle sue cadute non dico di credibilità, ma di stile. Un tizio ha la verità in mano e come la annncia? Con un video sul cellulare. Sa u po’ di presentazione in Power Point a una riunione azienale qualunque. Comunque…
Origin, il nuovo romanzo di Dan Brown sui grandi quesiti dell’esistenza da wired
È sempre Robert Langdon, il professore di simbologia religiosa incontrato negli altri libri, a indagare. Questa volta, il mistero ha a che fare niente meno che con le origini – e il destino – di noi uominiIl successo di Dan Brown non ha segreti. È sotto gli occhi di tutti. Simbologia e complottismo, la storia affrontata come un enigma da decifrare attraverso l’arte per risalire all’origine delle bugie su cui spesso si basano le istituzioni religiose e chi ha il potere. È una ricetta che ha attirato sul suo cuoco una marea di detrattori colti e di lettori affamati di nuove storie: 200 milioni di copie vendute in 56 paesi. Origin, l’ultimo romanzo, è approdato da qualche giorno sugli scaffali reali e virtuali. La trama si apre con il grande mistero che il lettore rincorrerà per tutte e 500 e passa le pagine.Edmond Kirsch è un giovane e brillante visionario, un guru dell’innovazione tecnologica che ricorda, per certi versi, Elon Musk per altri Steve Jobs. Nel prologo alla vicenda lo vediamo raggiungere il monastero di Montserrat in Catalogna per incontrare tre eminenti rappresentanti religiosi. Egli ha chiesto di essere ascoltato perché ha un’importante scoperta da mostrare, una scoperta che farà crollare la loro fede e cambierà per sempre il mondo.Vediamo Kirsch estrarre un cellulare (non un iPhone ma uno che ha fabbricato lui stesso) per mostrare la sconvolgente novità sulla genesi. Qui Dan Brown ha una delle sue cadute non dico di credibilità, ma di stile. Un tizio ha la verità in mano e come la annncia? Con un video sul cellulare. Sa u po’ di presentazione in Power Point a una riunione azienale qualunque. Comunque…