CINEMA PARADISO

nremo 2018, l’affondo di Baglioni: «Si fanno ascolti anche senza ospitare medio e mediocrità» Da corriere della sera


La terza serata più vista del millennio. Che detto così fa un certo effetto. A esser pignoli mancano 982 anni ad arrivare alla fine dei prossimi 10 secoli, ma il risultato è notevole: 10 milioni 825 mila spettatori con il 51,6% di share. Bisogna risalire al 1999, al Festival condotto da Fabio Fazio, per trovare uno share più alto. Il direttore di Rai1 Angelo Teodoli si frega le mani: «Non c’è due senza tre, è stato un altro grande successo che testimonia come le promesse fatte siano state mantenute. C’è stato un grande intreccio tra cantanti in gara e musica: ognuno ha dato il suo contributo, il più importante è stato quello di Baglioni che è riuscito a mixare gli elementi complementari e ha creato un prodotto televisivo sicuramente più completo di altre edizioni».Claudio Baglioni festeggia e non si tira indietro, non fa nomi ma il suo è un affondo tagliente: «Mi fa piacere questo successo di ascolti perché ritengo che facciamo una televisione anche antica per certi versi e anche un po’ ambiziosa. Siamo abituati all’idea che la tv debba ospitare il medio e la mediocrità, io invece penso che la televisione come tutte le forme di arte alta e popolare debba sempre scremare e setacciare tutto il meglio che c’è». Aggiunge: «Uno dei miei primi pensieri è stato quello di fare un Festival non diverso dai festival per il cinema o per la letteratura. Mi auguro che nei prossimi anni ci siano anche attività collaterali, per ricordare artisti che magari non possono essere sul palco dell’Ariston ma possono essere damigelle di accompagnamento».