CINEMA PARADISO

DICKENS - L'UOMO CHE INVENTÒ IL NATALE


Sei mesi dopo una trionfale tournée americana, Charles Dickens rientra a Londra dove lo attendono debiti e crisi creativa. Padre di una famiglia numerosa e figlio di un padre dissipatore, Charles è a caccia di denaro e di ispirazione. Illuminato all'improvviso dalle favole di una giovane domestica irlandese, decide di scrivere un racconto di Natale per l'ormai prossimo Natale. Ma i suoi editori, delusi dalle vendite dei libri precedenti, rifiutano di investire su quel bizzarro abbozzo di spiriti e vecchi avari. Ostinato e appassionato, Charles trova un illustratore e un'alternativa. In compagnia dei suoi personaggi, lavorerà duramente per sei settimane venendo a capo della sua storia e chiudendo per sempre i conti col passato. Le feste natalizie si avvicinano e le produzioni sfoderano l'artiglieria pesante.Un bastimento di racconti incantati che provoca spesso un'indigestione di buoni sentimenti. Come fare allora a riconoscere un buon film di Natale?Gli ingredienti obbligatori per l'attribuzione sono naturalmente la vigilia, la neve, un abete, una famiglia riunita intorno e un Babbo Natale che può essere declinato in angelo, elfo, diavoletto o fantasma. Ma l'elemento indispensabile, difficile da afferrare, è soprattutto uno stato dello spirito, un mélange di benevolenza, sentimento e riconciliazione a cui non difetta mai un tocco di redenzione. All'origine del più classico dei cocktail c'è il racconto di Charles Dickens ("Canto di Natale"), pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1843. Dickens non era certo il primo scrittore a celebrare lo spirito del Natale ma fu quello che incontrò il successo più grande, sancendo lo slittamento della festa religiosa verso la convivialità familiare, la cena della veglia e lo scambio dei regali."Canto di Natale", che ha avuto numerosi adattamenti al cinema, l'ultimo è di Robert Zemeckis, racconta la storia di un vecchio uomo avaro e solitario che riceve la visita dei tre spiriti del Natale. Lo spirito del passato, del presente e del futuro. A turno, gli dimostrano quello che ha perduto e quello che perderà perseverando nella ricerca della ricchezza e dell'arricchimento personale. Numerosi i film che rivendicano l'eredità dickensiana, da Capra (La vita è meravigliosa) a Lubitsch (Il cielo può attendere), passando per Mayfield (Miracolo nella 34ª strada), tutto il mondo ha la sua chance e un angelo custode per riuscire e rimandare l'infelicità.