CINEMA PARADISO

Qualcuno salvi il Natale


È la vigilia di Natale e Kate e Teddy sono costretti a trascorrerla da soli: il papà non c'è più e la mamma deve lavorare anche di sera. Decisa a sorprendere Babbo Natale, della cui esistenza si dice sicura, Kate convince il fratello ad assisterla nella costruzione di una trappola che le permetterà di coglierlo sul fatto. Ma quando in effetti Babbo Natale si manifesta, parcheggiandosi sul tetto di casa loro, i ragazzi non resistono alla tentazione di entrare nella sua slitta. In un attimo accade il disastro: le renne si imbizzarriscono, il mezzo parte a gran velocità e i regali precipitano nel vuoto. L'unico modo per salvare la notte più amata dell'anno è passare all'azione: e Babbo Natale non è tipo da tirarsi indietro.Grosso guaio al Polo Sud: le renne si sono smarrite, i regali pure, lo spirito delle feste sta abbandonando i cuori dei bambini. E soprattutto lui, Babbo Natale, ha qualcosa che non va. Non è pingue, non è molle, non è anziano. E più che a un santo del calendario, somiglia a un antieroe del cinema: lo Jena Plissken di 1997 - Fuga da New YorkÈ un Kurt Russell in piena forma, guascone e autoironico, divertito e canterino (tutta da godere la sua versione jail-blues di "Santa is Back in Town"), persino sexy nel costume meno erotico del mondo, quello di Babbo Natale, a caricarsi sulle spalle un film che sembra uscito dalle serate Disney della Rai Uno anni Ottanta, e che Netflix gioca come mano vincente sul tavolo pressoché vuoto del Natale. Sfrontata leggerezza da direct to video, trama esile dell'esordiente d'oro Matt Lieberman (nel 2019 lo aspettano La Famiglia Addams e il film di Scooby-Doo), buoni sentimenti, canzoni da scaricare per la playlist del veglione ("It's Christmas Time Pretty Baby"), eccellente selezione di attori (occhio a Darby Camp, la piccola Kate farà strada). Meno arbitrario di quanto sembri a prima vista, il paragone con i classici che hanno emozionato i quarantenni di oggi - Il cowboy con il velo da sposaUn maggiolino tutto matto4 bassotti per un danese - è reso possibile anche dalla continuità del regista Clay Kaytis, autore di Angry Birds, e della star Kurt Russell, in gioventù stella del cinema per ragazzi (Il computer con le scarpe da tennis, I ragazzi di Camp Siddons) proprio con quell'universo Disney che Qualcuno salvi il Natale richiama esplicitamente.