CINEMA PARADISO

Seconda serata festival di SanRemo (3a parte)


1.05: Si è chiusa la seconda serata del Festival di Sanremo. Poche sorprese anche oggi nelle classifiche, serata troppo lunga per soli 12 concorrenti. Comunque è sempre uno spettacolo! Grazie per averci seguito, buonanotte e appuntamento a domani alle 20.351.03: Quella svelata è la classifica della sala stampa che vale per il 30% di questa serata. Nel blù ci sono Silvestri, Arisa, Achille Lauro, Bertè. Nel giallo Ex Otago, Il Volo, Ghemon, Turci. Nel rosso Negrita, Einar, Carta e Shade e Nek1.02: Achille Lauro nel blù, Ghemon nel giallo, Negrita rosso. Bertè blù, Turci giallo, Einar rosso1.01: Federica Carta nel rosso, Ex Otago nel giallo, Silvestri nel blù, Arisa nel blù, Il Volo nel giallo e Nek clamorosamente nel rosso1.00: Ecco la classifica0.57: Sono le due figlie di Pino Daniele a ritirare il premio0.55: Baglioni, Bisio e Raffaele sono sul palco per consegnare il premio alla carriera a Pino Daniele0.51: Si torna sul palco dell’Ariston con Bisio che presenta Michele Riondino e Laura Chiatti che presenteranno il film Un’avventura. I due cantano proprio “Un’avventura”0.47: Dopo la pubblicità verrà comunicata la classifica di questa sera0.46: Applausi del pubblico per Cocciante e Baglioni ma l’errore c’è stato ed è piuttosto eclatante0.45: La standing ovation dell’Ariston, Cocciante riparte con Margherita acapella0.43: Errore nel testo di Cocciante… Un pizzico di imbarazzo tra Baglioni e Cocciante0.41: Entra in scena Baglioni in duetto. Un pianoforte nero per Cocciante, uno bianco per Baglioni0.40: Applausi per Riccardo Cocciante che attacca Margherita0.36: Gio di Tonno in borghese (non vestito da Quasimodo) sta cantando Bella, uno dei pezzi più struggenti di Notre Dame de Paris in trio con Matteucci e Cocciante0.35: C’è sul palco il cast di Notre Dame del Paris che intona Bella0.34: Dopo il break ci sono Bisio e Virginia Raffaele sul palco dell’Ariston. E’ il momento di Riccardo Cocciante0.28: Break pubblicitario: 20′ di sketch di Pio e Amedeo0.25: Francamente, anche per i fans più sfegatati, 17′ di Pio e Amedeo sono troppi0.18: Ancora sul palco Pio e Amedeo che la stanno tirando un po’ lunga… 10′ di sketch, tutto su Claudio Baglioni0.11: Pio e Amedeo imvitano Baglioni a cantare ai matrimoni e al suo rifiuto dicono “Non ci sono più i Gigi D’Alessio  di una volta…”0.08: “Dopo i pezzi con Al Bano e Morandi e la presentazione con Pippo Baudo, Rovazzi è il botulino del mondo dello spettacolo italiano”0.07: “La ragazza con la maglietta fina adesso ha la pancera…”0.06: Cellulari accesi all’Ariston e standing ovation. Entrano Pio e Amedeo, i comici di Mediaset0.04: Arrangiamento discutibile, soprattutto nell’incipit per “Questo piccolo grande amore” che non esalta fino in fondo le doti vocali di Baglioni e non rispetta l’atmosfera della canzone0.03: Questi Federica Carta e Shade sul palco di Sanremo  0.00: Claudio Baglioni canta “Questo piccolo grande amore”23.57: Pippo Baudo presenta Claudio Baglioni ricordando che nel 1985 a chiusura di uno dei suoi tanti Fantastico aveva premiato Baglioni per “Questo piccolo grande amore” come canzone del secolo23.55; C’è Pippo Baudo sul palco dell’Ariston che risponde all’applauso del pubblico dicendo che si presenterà nelle presidenziali23.50: Vestito a metà fra il robotico e l’armatura per Virginia Raffaele che cade sull’outfit proprio nel finale23.48: In onda un medley dei pezzi in gara questa sera23.46: Mano nella mano Shade e Federica Carta, stile Lady Oscar, salutano il pubblico che probabilmente non sentirà la loro mancanza23.44: Il pezzo assomiglia molto, forse troppo, al loro primo successo, “Irraggiungibile”…23.43: Look discutibile per Federica Carta in stile Michael Jackson, occhiali con le lenti rosa per Shade23.42: FEDERICA CARTA E SHADE “SENZA FARLO APPOSTA”Si parla di un amore non corrisposto. I due hanno spiegato che descrive un modo di fare che entrambi hanno in comune: innamorarsi facilmente, essere un po’ “zerbini” e puntualmente non essere corrisposti.23.41: Baglioni e Bisio presentano Federica Carta e Shade. Ecco il testo:Federica Carta e ShadeSenza farlo appostadi Shade – J. Ettorre – JaroA volte dirsi ti amoÈ più finto di un «dai ci sentiamo»Ho il tuo numero ma non ti chiamoA te fa bene, a me fa stranoChe parli con me ma non sono quiE non ci credo ai tuoi «fidati»Prima facevi monologhiOra parli a monosillabiE ti sei messa quei tacchiPer ballare sopra al mio cuoreDa quando hai buttato le BarbiePer giocare con le personeDicono che non capisci il valoreDi qualcuno fino a quando non l’hai persoTu non capiresti lo stessoQuindi non dirlo nemmeno per scherzoE scusa ma, non me ne importaE sono qua, un’altra voltaCi finisco sempre senza farlo appostaAspetto ancora una rispostaE scusa ma, non me ne importaE sono qua, un’altra voltaCi finisco sempre senza farlo appostaPassavo a prendermi la colpaE ti ho detto ti amoNon eri il regalo che immaginavoNoi piano piano ci roviniamoDammi il mio panico quotidianoQuando ti vedo con gli altriTu non sai quanto vorrei essere viaSei troppo bella per essere veraMa anche troppo bella per essere miaE io ho finito l’autonomiaPer sopportare ogni tua bugiaSe avessi modo dentro la testaCancellerei la cronologiaE non so quanto sbagliato siaFingere di essere un bravo attoreÈ ora che io me ne vada viaScomparirò in un soffio al cuoreE scusa ma, non me ne importaE sono qua, un’altra voltaCi finisco sempre senza farlo appostaAspetto ancora una rispostaE scusa ma, non me ne importaE sono qua, un’altra voltaCi finisco sempre senza farlo appostaPassavo a prendermi la colpaScusa ma, non ci riesco mi hai lasciato un po’ di teMa hai preso tutto il restoE sono qui stasera, ancora un’altra voltaChe c’è la luna piena, ma tu hai la luna stortaE scusa ma, non me ne importaE sono qua, un’altra voltaCi finisco sempre senza farlo appostaAspetto ancora una rispostaE scusa ma, non me ne importaE sono qua, un’altra voltaCi finisco sempre senza farlo appostaPassavo a prendermi la colpa23.40: E’ piaciuto comunque il pezzo dei Negrita che portano a casa un bell’applauso dell’Ariston23.36: Niente di nuovo sul fronte Negrita. E’ un pezzo in classico stile Negrita, anche al secondo ascolto non decolla. Pau ci mette tutto l’impegno ma manca l’energia, il loro solito tiro23.35: NEGRITA “I RAGAZZI STANNO BENE” FASCIA GIALLAIl malessere della società di oggi, le ferite che ci procura l’attualità. Gli sbarchi, gli schermi che ci riempiono la giornata, il male di vivere e cosa non va nel nostro mondo. ma il finale è ottimista.23.34: Bisio riprende la linea e ha cambiato giacca. Completo grigio più chiaro per lui, calcia grigia. Presenta i Negrita. Ecco il testo:NegritaI ragazzi stanno benedi P. Bruni – C. Petricich – E. Salvi – F. Barbacci – L. CilembriniP. Bruni – C. Petricich – E. Salvi – F. Barbacci – G. Ridolfo GaglianoTengo il passo sul mio tempo concentrato come un pugileSarà il peso del mio karma o la mia fortitudineCon in mano una chitarra e un mazzo di fiori distortiPer far pace con il mondo dei confini e passaportiDei fantasmi sulle barche e di barche senza un portoCome vuole un comandante a cui conviene il gioco sporcoDove camminiamo tutti con la testa ormai piegataE le dita su uno schermo che ci riempie la giornataMa non mi vaDi raccogliere i miei anni dalla cenereVoglio un sogno da sognare e voglio ridereNon mi vaNon ho tempo per brillare voglio esplodereChé la vita è una poesia di storie unicheE poi trovarsi qui sempre più confusi e soliTanto ormai non c’è più tempo che per essere crudeliE intanto vai, vai che andiamo dentro queste notti di stelleCon il cuore stretto in mano e con i tagli sulla pelleMa i ragazzi sono in strada, i ragazzi stanno beneNon ascoltano i consigli e hanno il fuoco nelle veneScaleranno le montagne e ammireranno la pianuraChe cos’è la libertà? Io credo: è non aver più pauraDi piangere stasera, di sciuparvi l’atmosferaE di somigliare a quelli come meNon mi va…Di lasciarmi abbandonare, di dovermi abituareDi dovermi accontentareSopra di noi la gravitàDi un cielo che non ha pietàPezzi di vita che non vuoi perdereGiorni di festa e altri da lacrimeMa ho visto l’alba e mette i brividi, i brividi…23.28: Break all’Ariston23.26: Un filo lungo lo sketch di una spumeggiante Virginia Raffaele che che conclude fischiettando alcune arie liriche e da film. Divertente comunque23.23: Divertente la gag lirica di Virginia Raffaele vestita di rosso23.19: Baglioni presenta Virginia Raffaele che si cimenta nella Carmen di Bizet23.18: Peccato per i problemi di gola di Paola Turci. Il pezzo rende ancora più di ieri. Potrebbe essere un’altra sorpresa. I veterani stanno stupendo23.17: Scollatura generosa per Paola Turci, anche lei in completo nero. La canzone è bella. Struggente ma allo stesso tempo graffiante, ottimo arrangiamento, costruito su misura per Paola Turci che però denota un abbassamento di voce23.16: PAOLA TURCI “L’ULTIMO OSTACOLO” FASCIA GIALLAUna canzone dedicata al padre della cantante che non c’è più. La Turci ha spiegato che il testo della sua canzone parla della vita e degli ostacoli che dobbiamo affrontare, e il significato del testo è che non bisogna mai arrendersi. L’insegnamento del padre scomparso.23.15: Claudio Bisio presenta Paola Turci. Ecco il testo:Paola TurciL’ultimo ostacolodi P. Turci – L. Chiaravalli – S. Marletta – L. Chiaravalli – E. RobertsFermatiChe non è l’ora dei salutiVieni quiE abbracciami per due minutiGuardaciDa fuori siamo la fotografia del giorno di un mio compleannoRicordo quando tu mi hai detto «non aver paura di tremare»Che siamo fiamme in mezzo al vento, fragili ma sempre in verticaleMagari no non è l’ultimo ostacoloMa è bellissimo pensare di cadere insiemePiove però siamo fuori pericoloRiusciremo a respirareNel diluvio universaleVetri cheSi appannano dal nostro latoScriverciParole grandi con un ditoLettereChe sbiadiranno solo per metà ma che riscriveremo ancoraChe siamo fiamme in mezzo al ventoFragili ma sempre in verticaleMagari no, non è l’ultimo ostacoloMa è bellissimo pensare di cadere insiemePiove però siamo fuori pericoloRiusciremo a respirareNel diluvio universaleE cambieremo mille volte forma e lineamenti per non sentire l’abitudineCi saranno appuntamenti che sarai obbligato a perdereE ci impegneremo a stare meglio quando far di meglio non si puòMagari no, non è l’ultimo ostacoloPiove però siamo fuori pericoloRiusciremo a respirareNel diluvio universaleCi vedranno attraversareNel diluvio universale23.14: Standing ovation per Loredana Bertè. Pubblico in piedi!!! C’è il podio in vista per Loredana Bertè che resta sul palco con in mano i fiori23.11: Il pezzo è trascinante, la voce di Loredana è graffiante. Pezzo solido che può avere grande successo. Il ritornello rimane in testa23.10: LOREDANA BERTE’ “COSA TI ASPETTI DA ME” FASCIA BLU’L’inquietudine di un amore. Brandelli di vita vissuta da Loredana che si presenta con un pezzo scritto anche da Gaetano Curreri. Il disincanto ma allo stesso tempo il trascinamento. La dolcezza e la rabbia tipiche di un amore travolgente e burrascoso.23.10: Entra sul palco dell’Ariston una vistosa Loredana Bertè… Ecco il testo:Loredana BertèCosa ti aspetti da medi G. Curreri – P. Romitelli – G. PulliC’è qualcosa che non vaPer essere seduti quiPer dirsi almenoE dire almeno le cose inutiliChe ti sembra vero solo seDoveva andare poi cosìChe vuoi dare tuttoVuoi dare tutto e resti lìEd io ci credevoEd io ci credevo sìCi vuole soltanto una vitaPer essere un attimoPerché ci credeviPerché ci credevi sìTi aspetti tutta una vitaPer essere un attimoChe cosa vuoi da meChe cosa vuoi da meCosa ti aspetti dentro teChe tanto non lo saiTanto non lo vuoiQuello che cerchi tu da meChe cosa vuoi per meChe cosa vuoi per teCosa ti aspetti in fondo a teC’è qualcosa che non vaE tutto poi finisce quiPuoi fare a menoDi fare almeno le cose faciliSe è vero poi più vero èSe va bene va bene cosìE fragile fragile resti lìE io ci credevoIo ci credevo sìCi vuole soltanto una vitaPer essere un attimoE tu ci credeviTu ci credevi sìTi aspetti tutta una vitaPer essere un attimoChe cosa vuoi da meChe cosa vuoi da meCosa ti aspetti dentro teChe tanto non lo saiTanto non lo vuoiQuello che cerchi tu da meChe cosa vuoi per meChe cosa vuoi per teCosa nascondi dentro di teMa io non posso credere cheChe esista un altro amoreChe esista un altro amore come teMa io non posso credere cheEsista un altro amoreEsista un altro amoreChe cosa vuoi da meChe cosa vuoi da meCosa ti aspetti tu da me?Che tanto non lo saiTanto non lo vuoiQuello che cerchi tu da meChe cosa vuoi per meChe cosa vuoi per teCosa nascondi negli occhi teChe cosa vuoi da me?23.06: L’r’n’b di Ghemon con impermeabile beige convincde leggermente di più rispetto a ieri ma l’interpretazione non è impeccabile. Qualche imperfezione soprattutto sulle note alte. In radio può funzionare. Sara suggerisce un duetto con Mengoni23.05: GHEMON “ROSE VIOLA” FASCIA ROSSAIl cantante avellinese si mette nei panni di una ragazza alle prese con una storia d’amore difficile. Amopre e originalità, soprattutto per il fatto che la protagonista e io narrante è una donna.