CINEMA PARADISO

da esquire.comCosa nasconde la nuova sigla di Game of ThronesCosa nasconde la nuova sigla di Game of Thrones da esquire.com


Nell'ottava e ultima stagione del Trono di Spade il mondo viene esplorato da una prospettiva totalmente diversa, e la nuova sigla ce lo rivela perfettamente.DI SIMONE LAUDIERO23/04/2019
COURTESY HBONella sua ottava e ultima stagione il Trono di Spade ha modificato sostanzialmente la sua sigla. Quella originale, lo ricorderete bene, era un volo d'uccello da un capo all'altro di Westeros, con le città d'ingranaggi che spuntavano dal suolo. Bella animazione, musica non ne parliamo, e un'idea semplice ma geniale alla base: una mappa, preambolo necessario di tanti fantasy cartacei, che aiuta i lettori a orientarsi in un mondo completamente nuovo.Dalla prima alla settima stagione, questo volo d'uccello sceglieva le sue tappe con regole precise: i presenti nell'episodio, più tre appuntamenti fissi, la Barriera, Approdo del Re e dovunque si trovasse Daenerys in quel momento, anche se non era presente in quel particolare episodio. Con l'ottava stagione queste regole sono diventate inutili e la sigla si è evoluta. Vediamo come, partendo da alcuni dettagli per arrivare poi al vero conflitto nascosto.Avrete notato che le immagini in bassorilievo sulle cinture dell'astrolabio sono cambiate. Nella vecchia sigla, le immagini ripercorrevano tre pagine fondamentali della storia di Westeros: la caduta di Valyria, la ribellione di Robert e il trionfo di Robert. Ora invece gli eventi rappresentati ci sono molto più familiari: la distruzione della barriera ad opera del drago non-morto del Re della Notte; le Nozze Rosse con tanto di testa di lupo; la nascita dei draghi di Daenerys con annessa cometa. Il messaggio è semplice: le prime sette stagioni sono ormai le nuove pagine fondamentali della storia di Westeros, e allo stesso tempo sono soltanto il preludio agli eventi dell'ottava stagione.Ma passiamo alla mappa vera e propria: la camera plana verso il basso e incontra la Barriera, naturalmente infranta. Si parte da qui e non più da Approdo del Re perché questo è il nuovo centro del mondo, il luogo dove si decidono le sorti di tutti. Non vediamo però scritto "The Wall" o "Eastwatch" - o almeno nessuna scritta viene inquadrata. Vediamo solo ghiaccio che avanza. Questa adesso è la terra degli Estranei, che non parlano e non scrivono (se non con i cadaveri) e quindi le cose e i luoghi non hanno più un nome. È un destino impietoso, che ci fa subito temere per gli altri luoghi più a sud.
Courtesy HBOPassata la Barriera sorvoliamo Last Hearth, Ultimo Focolare, già circondato dal ghiaccio. È la prima volta che lo vediamo: viene inquadrato per pochi istanti (come a dire "non vi affezionate troppo"), e poi tiriamo dritti verso Grande Inverno e il suo Albero del Cuore. Con le sue foglie rosso sangue, l'albero è la prima traccia di vita che incontriamo. E qui le cose cominciano a cambiare davvero perché la telecamera si infila all'interno del castello, in un gran serrarsi di porte su porte. È la preparazione per l'assedio, militare ma ancor più psicologica.La sigla si addentra nei corridoi di Grande Inverno, nella sala principale e poi nella cripta di famiglia degli Stark, per ricordarci che il punto della serie non sono i castelli, ma gli ingranaggi che li fanno dispiegare in superficie. Non le battaglie e i grandi eventi, ma le storie dei personaggi e le loro vicende più intime. Su questo piano si combatterà la battaglia finale. Lo stesso trattamento è riservato ad Approdo del Re. La musica raggiunge le sue note più alte mentre la telecamera entra dalla porta della città, si dirige verso la Fortezza Rossa, scende giù per una torre fatta di ingranaggi, esplora i sotterranei e risale fino alla sala del trono.Sul Trono di Spade spicca il leone dei Lannister: scranno e stemma uniti sono l'equivalente di una coppa inquadrata all'inizio di una finale. Hanno letteralmente la stessa forma della Coppa del Mondo ed emanano la Domanda con la D maiuscola: che stemma troveremo nei prossimi episodi? La risposta a questa domanda sembra arrivare subito dopo, quando appare il terzo bassorilievo, quello con la nascita dei draghi di Daenerys (ma chi ci casca?), e infine titolo e chiusura classica.È cambiato molto rispetto alle sigle delle stagioni precedenti, ma una novità sembra essere la più importante: la dimensione verticale. Il mondo non viene più esplorato orizzontalmente, da un continente all'altro, ma verticalmente: dalle torri alle sale del potere fino ai sotterranei. Questa profondità, che la serie ha sempre avuto, viene rimarcata perché è in diretta opposizione con la superficialità degli Estranei, rappresentati dall'avanzare delle lastre di ghiaccio. Il mondo dei morti è piatto e senza vita, non può essere penetrato perché non contiene niente.
Courtesy HBOCiò che gli Estranei portano è la fine delle trasformazioni, degli scontri, delle complessità che hanno animato la serie. I castelli invece si sviluppano in ogni direzione e nelle loro profondità racchiudono le storie di tutti gli esseri umani che ancora li abitano. Gli Estranei arrivano a cancellarle. Il Ghiaccio e il Fuoco delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco hanno assunto vari significati nel corso delle stagioni: Stark e Lannister, Estranei e Draghi, Jon e Daenerys e finalmente vita e morte. Buona visione.