CINEMA PARADISO

L'Ufficiale e la Spia


L'Ufficiale e la Spia(J'accuse)Regista: Roman PolanskiGenere: DrammaticoThrillerBiograficoAnno: 2019Paese: FranciaDurata: 126 minData di uscita: 21 novembre 2019Distribuzione: 01 DistributionL'Ufficiale e la Spia è un film di genere drammatico, thriller, biografico del 2019, diretto da Roman Polanski, con Jean Dujardin e Louis Garrel. Uscita al cinema il 21 novembre 2019. Durata 126 minuti. Distribuito da 01 Distribution.Data di uscita:21 novembre 2019Genere:Drammatico, Thriller, BiograficoAnno:2019Regia:Roman PolanskiAttori:Jean DujardinLouis GarrelEmmanuelle SeignerMathieu AmalricMelvil PoupaudDamien BonnardDenis PodalydèsVincent GrassGrégory GadeboisWladimir YordanoffDidier SandrePaese:FranciaDurata:126 minDistribuzione:01 DistributionSceneggiatura:Robert HarrisRoman PolanskiFotografia:Pawel EdelmanMusiche:Alexandre DesplatProduzione:Canal+, Eliseo Cinema, France 2 (FR2)TRAMA L'UFFICIALE E LA SPIAL'Ufficiale e la Spia, il film diretto da Roman Polanski, racconta la storia del Capitano francese Alfred Dreyfus (Louis Garrel), giovane militare di origine ebrea, accusato ingiustamente di alto tradimento e come spia dei tedeschi. Siamo nel 1895, precisamente in gennaio, e nel cortile dell'École Militaire di Parigi l'ufficiale dell'esercito francese, Georges Picquart (Jean Dujardin), assiste alla condanna all'esilio del giovane uomo definito “informatore del nemico”. Dreyfus viene spedito nella remota Isola del Diavolo, al largo della costa della Guyana francese. Completamente solo e tormentato, il capitano trascorre il suo tempo a disperarsi e a scrivere alla moglie, rimasta in Francia.Dopo l'arresto di Alfred Dreyfus, Picquart viene promosso e messo a capo dell'unità di controspionaggio militare. Durante la carica si rende conto che, nonostante Dreyfus sia stato esiliato, le informazioni segrete francesi giungono ugualmente alle orecchie tedesche. L'ufficiale si convince che il suo collega è stato accusato ingiustamente e che la spia è ancora tra loro. Desideroso di giustizia e di verità, Picquart inizia a indagare per anni, scontrandosi con il suo stesso Paese e con il rischio di compromettere la sua stessa carica militare; mentre il capitano esiliato vive umiliato in prigionia e sottoposto a processi farsa che non mutano la sua situazione.Il caso Dreyfus è uno dei più grandi scandali giudiziari del XX secolo, che ha diviso la Francia per più di dieci anni tra chi lo riteneva colpevole e chi lo reputava innocente. Lo scrittore Émile Zola prese le difese del giovane capitano ebreo nell'articolo J'accuse, apparso su L'Aurore, dove accusava la Terza Repubblica francese di antisemitismo.PANORAMICA SU L'UFFICIALE E LA SPIA Questo nuovo film di un maestro del cinema come Roman Polanski racconta la vera storia di un evento che sconvolse la Francia della Belle Epoque, al volgere del XIX secolo, quando nel 1894 un capitano dell'esercito francese, l'ebreo alsaziano Alfred Dreyfus, fu ingiustamente accusato di tradimento e di atti di spionaggio a favore della grande nemica della Francia, la Germania, e condannato.Dreyfus, però, era innocente, vittima di una coincidenza di fattori che spaziavano da un antisemitismo dilagante, dalla tensione tra i due paesi europei all'indomani della Guerra franco-prussiana e della perdita dell'Alsazia. Solo che per dimostrare la sua innocenza ci vollero anni e anni, e la polemica che imperversava tra dreyfusard e antidreyfusard (ovvero tra i sostenitori, rispettivamente, dell'innocenza e della colpevolezza dell'uomo) ebbe notevolissime conseguenze sulla politica, la società, e la mentalità stessa della Francia dell'epoca e degli anni che seguirono.Il titolo italiano del film, L'ufficiale e la spia, riprende quello del romanzo storico di Robert Harris da cui Polanski - che già aveva collaborato con lo scrittore inglese ai tempi di L'uomo nell'ombra, adattamento di "The Ghostwriter" - ha tratto il film. Parlando di libri, da citare è anche un altro romanzo storico che, pur trattando di questioni più ampie, tocca anche la vicenda di Dreyfus: "Il cimitero di Praga" di Umberto Eco.Il titolo originale, invece, è J'accuse: che fu anche il titolo di un famosissimo pamphlet firmato dallo scrittore Émile Zola e pubblicato il 13 gennaio 1898 dal giornale socialista L'Aurore. Si trattava di un infuocato editoriale sotto forma di di lettera aperta al presidente della Repubblica francese Félix Faure, nel quale si voleva denunciare pubblicamente la persecuzione subita da Dreyfus, nonché le irregolarità e gli insabbiamenti avvenuti nel corso della lunga e complessa vicenda processuale successiva alla sua condanna.La pubblicazione del "J'Accuse", e quella avvenuta il giorno successivo sullo stesso giornale della cosiddetta "Petizione degli intellettuali" a favore di Dreyfus, vengono considerati come il momento di nascita della figura dell'intellettuale moderno, aperto agli eventi sociali e politici che lo circondavano. Tra i firmatari di quella petizione, oltre ovviamente allo stesso Zola e a numerosi artisti e professori universitari, anche il pittore Édouard Manet e scrittori come André Gide e Marcel Proust.A testimonianza di quanto rilievo ebbe l'affaire Dreyfus, ci sono ben tre cortometraggi del neonato cinema che la raccontano, negli stessi anni in cui si stava svolgendo: uno del 1899, uno del 1902 e uno del 1908. Successivamente al cinema il caso è arrivato nel 1958 con L'affaire Dreyfus, di e con José Ferrer; e poi nel 1991 con Prigionieri dell'onore, diretto da Ken Russell e interpretato da Oliver Reed e Richard Dreyfuss. CRITICA DI L'UFFICIALE E LA SPIA Quello di Polanski è un cinema di un'eleganza pulita e rigorosa, senza facili dimostrazione di bravura e grande attenzione a tutti quei dettagli che fanno la differenza. L'accumulo di personaggi e sottotrame è gestito con abilità e non pregiudica mai la scorrevolezza. Nel raccontare l'affaire Dreyfus, il regista polacco trova modo di elaborare le sue classiche ossessioni tematiche, e di imporre allo stesso tempo all'attenzione del suo spettatore un chiaro atto d'accusa nei confronti di tutti i nuovi maccartismi e le rinnovate cacce alle streghe che affliggono la nostra contemporaneità. (Federico Gironi - Comingsoon.it)Leggi la recensione completa del Film L'Ufficiale e la Spia. CURIOSITÀ SU L'UFFICIALE E LA SPIA Il film è tratto dal libro di Robert Harris.Film presentato in Concorso al Festival di Venezia 2019.Il regista ha voluto girare un film sull'Affare Dreyfus, scoppiato in Francia sul finire del XIX secolo, perché secondo lui la storia di quest'uomo accusato ingiustamente risulta affascinante e soprattutto attuale.Uno dei problemi per la produzione del film è stata la scelta della lingua con cui girare. Inizialmente i produttori volevano che fosse girato in inglese per ottenere i finanziamenti dei distributori americani, ma Polanski non riusciva proprio a immaginare tutti quei generali francesi parlare in inglese. FRASI CELEBRI DI L'UFFICIALE E LA SPIA Dal Trailer Italiano del Film:Voce off: In nome del Popolo francese, il primo Consiglio di guerra del Governo militare di Parigi ha riconosciuto l'imputato Dreyfus Alfred colpevole del reato di alto tradimento!Georges Picquart (Jean Dujardin): Se scoprissimo che Dreyfus non è il traditore dovremmo agire rapidamente nell'interesse dell'esercito!Georges Picquart: Qualcuno deve raccontare questa storia, come ufficiale in servizio io non posso dire niente!Émile Zola (François Damiens): Voi no, ma io sì!Voce off: Accuso il generale Mercier di essersi reso complice di una delle peggiori iniquità del secolo. Accuso il generale Billot di avere le prove dell'innocenza di Dreyfus e di averle soffocale. Accuso gli esperti calligrafi di aver fatto dei rapporti fraudolenti.Georges Picquart: Quando una società arriva a tanto, cade in decomposizione! INTERPRETI E PERSONAGGI DI L'UFFICIALE E LA SPIAAttoreRuoloJean DujardinGeorges PicquartLouis GarrelCaptain Alfred DreyfusEmmanuelle SeignerPauline MonnierMathieu AmalricBertillonMelvil PoupaudMaître LaboriDamien BonnardDesvernineDenis PodalydèsMaître DemangeVincent Grassgenerale BillotGrégory GadeboisHenryWladimir Yordanoffgenerale MercierDidier Sandregenerale Boisdeffre