CINEMA PARADISO

Seconda serata festival di sanremo


22.03: Il testo del pezzo di Pelù:GIGANTE – Piero Pelùdi P. Pelù – L. Chiaravalli – P. PelùEd. Diablo/Music Union – MilanoSpingi forte spingi forte salta fuori da quel buioCrescerai aprendo porte tutti i giorni stare prontiTu sei molto di più di quello che credi di quello che vediTu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo BuddhaNiente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondoÈ come una giostra la menteTu sei il re di tutto e di niente giganteNiente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? MondoFatti il tuo castello volanteCon la fantasia di un bambino… giganteCavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentroÈ un mestiere che conosco tutti i giorni stare prontiTu sei molto di più di quello che credi di quello che vediTu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo BuddhaNiente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondoÈ come una giostra la menteTu sei il re di tutto e di niente… giganteNiente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondoFatti il tuo castello volanteCon la fantasia di un bambino… giganteTu sei molto di più di quello che vedi di quello che crediSei il mio assoTu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha…Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi!Oh eh oh ehNiente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondoÈ come una giostra la menteTu sei il re di tutto e di niente… giganteSpacca l’infinito e rubagli un minuto al mondo, mondoPer fare un castello volanteCon la fantasia di un bambino… giganteGigante…22.02: L’ex leader dei Litfiba è nato a Firenze il 10 febbraio 1962 ed è un’icona del panorama rock italiano, a tal punto che anche i Metallica, nel loro ultimo concerto di Milano, hanno ilnonato la sua El Diablo. Dopo l’apparizione televisivo in quel di The Voice of Italy in qualità di giudice sperimenta la carta Sanremo, dove è al debutto con il fine di trainare un nuovo album in uscita, di cui è già uscito un singolo di non particolare successo, “Picnic all’inferno”, uscito lo scorso ottobre. Il pezzo sanremese si intitola “Gigante”. La carriera solista di Piero Pelù per Spotify è ancora ferma a “Il mio nome è mai più” del 1999 in trio con Ligabue e Jovanotti (più di 1 milione e mezzo di streaming).Discografia solistaAlbum studio2000 – Né buoni né cattivi2002 – U.D.S. – L’uomo della strada2004 – Soggetti smarriti2006 – In faccia2008 – FenomeniAlbum dal vivo2007 – MTV StorytellersEP2003 – 100% LiveRaccolte2005 – Presente2013 – Identikit22.00: Primo cantante in gara è Piero Pelù, alla prima partecipazione a Sanremo  21.56: Dopo la pubblicità inizierà la gara dei big21.53: Standing ovation per Fiorello, l’Ariston è in piedi per il finale con “Perdere l’amore”. Esilarante il pezzo del comico siciliano21.51: E’ un riassunto dei vincitori storici di Sanremo su un tema classico sanremese21.50: “La classica canzone di Sanremo” è il titolo del pezzo di Fiorello21.46: Canzone di Sanremo per Fiorello21.43: Gag da vecchi amici tra Fiorello e Amadeus. Si divertono, ridono e fanno ridere. C’è molto relax, si vede che gli ascolti sono andati bene21.40: Stayin’ alive dei Bee Gees a fare da sfondo musicale allo show di Fiorello21.38: Lezioni di balletto tenute da Fiorello: “Non sono un etoile, sono un’etoilette”…21.37: Tonfo finale voluto per lo showman siciliano in giacca di velluto rubino21.36: Fiorello prende la scena e la presentazione è stile show americano21.32:21.30: Ci sembra di avere intravisto Novak Djokovic in prima fila, reduce dal trionfo agli Australian Open e grande amico di Fiorello21.29: Sul palco Carlotta Mantovani, compagna di Fabrizio Frizzi21.27: Il ricordo di Fabrizio Frizzi da parte di Amadeus. Il presentatore avrebbe compiuto gli anni oggi. Ariston in piedi, un tributo che è mancato nella storia del Festival21.26: Con il 52% vince Marco Sentieri21.25: Viene dall’Accademia di Sanremo Faustini ma c’è da chiedersi cosa facciano nell’Accademia. Non è piaciuto21.22: Torneo a base di rap questa sera… Faustini però ci mette qualche nota qua e là, con una intonazione piuttosto discutibile. Apparentemente questa è la sfida più debole21.21: E’ il momento di Matteo Faustini. Ecco il testo:NEL BENE E NEL MALE – Matteo FaustiniHai mai fatto l’amore con gli occhiio sì, ci ho letto dentroe ho visto tutte le paure dentro un palloncinoche stavano per scoppiarema la mia mano stretta al filo quel giornole ha lasciate andareHai mai fatto la guerra con gli occhiio sì, e ho anche persoperché se entrambi giochiamo a nascondinoma nessuno vuol cercareallora forse meritiamo quel doloreche ci fa star così maleE poi bene, poi maleed è un bene che ci faccia così maleperché dentro quel rancoresi può ancora perdonareperché andare fino in fondoè il miglior modo per riuscire finalmentea galleggiareNon c’è bisogno di scavareperché tutto in superficie devi usarlocome fosse una vernicepitturare le stanze del tuo cuoreperché non è un bersaglioperché anche le montagne eran barriereadesso sono un bel paesaggioE poi bene, poi male, poi bene, poi maleE in fondo è solo un bene che ci faccia così maleHai mai chiesto scusa con gli occhiio sì, però, in ritardoe ti ho lasciato costruire un muroinvece di una stradama se l’amore ha una data di scadenzaallora consumiamolo prima che scadaHai mai cercato un altro paio di occhiquello no, ma c’è ancora tempoe che quando mi metto in giocovengo eliminato ai supplementariperché ho scoperto di avere il cuore miopee gli devo mettere gli occhialiE fa bene, fa maleed è un bene che ci faccia così maleperché dentro quel rancore si può ancora perdonareperché andare fino in fondo è il miglior modoper riuscire finalmente a galleggiareChe per guarire non ci sono gli anticorpi dell’amoresono stanco di riempire più lo stomaco del cuoreproverò ad alzare il prezzo se mi danno per scontatoma non cerco vendettaperché è come un dolce senza cioccolatoE poi bene, poi male, poi bene, poi malee in fondo è un bene che ci faccia così malee poi bene, poi male, poi bene, poi malee in fondo è solo un bene perché ci fa stare insiemee poi bene, poi male, poi bene, poi malee in fondo è solo un bene che ci faccia così malee poi bene, poi male, poi bene, poi malee in fondo è solo un bene perché ci fa stare insiemenel bene e nel male21.20: Soft rap sul bullismo scritto da Giampiero Artegiani21.18: Questo il testo di Billy Blu, il pezzo di Sentieri:BILLY BLU – Marco SentieriE’ stato Billy, giàproprio Billynon è incredibile?E’ stato Billy BluBilly Blu, Billy Bludico sul serioMagro come un chiodoocchiali spessi un ditosopra occhiaie da malatodi un bluastro scoloritofragile dimesso timido educatoera il più bravo della classeperciò l’hai sempre odiatocon lui facevi il bulloperchè tu nato nell’orogli scaricavi addossol’invidia del somaroE lo chiamavi Billy Blupupazzetto animalee gli sputavi tra i quadernilo spingevi per le scalelui cadeva e tu ridevicome ride un deficientesi rialzava e sorridevama non diceva nienteperchè lui era più fortedei tuoi muscoli di cerae tutta la sua forza l’hai scoperta l’altra serasì perchèE’ stato Billy BluBilly Blu, Billy BluBilly Blu, maMa la vita è un giustizieretutti i bulli adolescentipoi diventano quegli uominidai mille fallimentie tu fallito e soloappena uscito da galeravolevi liberarti da te stesso l’altra serae hai bevuto e hai camminato fino all’albalungo il fiume senza ne meta ne pacepoi sei salito su quel ponteun bel segno della crocema dietro le tue spalle hai sentito la sua voce“hey, ti ricordi di me”così ti sei voltatola luce della luna illuminava uno magroma l’hai riconosciuto solo quando ti ha sorrisoe ti ha detto “ti aiuto”Ed era Billy Blu, Billy Blu, Billy Blu“e dai abbracciami”E così è stato Billy a salvarti la pellequel ragazzo magro magroche ti stava sulle palleno ma quale odionon ho nessun rancoreeri tu quello più deboletu dentro stavi maleperciò venivi a scuola e scaricavi sul mio bancoveleno e prepotenza da mostrare a tutto il brancoma adesso l’hai capitolo vedo dal tuo visola forza del più forteè rinchiusa in un sorriso“ti ricordi di me”io sono solo unodei tanti Billy Bluquelle vittime di un bulloche ogni giorno li tormentama bulli non si nasce, nolo si diventaquando hai una famiglia distratta e disattentaE allora come hai pianto,hai pianto e hai chiesto scusapoi siete andati al maredue birre e una gazosae finalmente hai vomitatoi fantasmi dell’infanziatuo padre che non c’eratua madre piena d’ansiache ti dava sempre ragioneanche quando avevi tortotutti i tuoi casinisono il frutto di quell’ortonon hanno mai capito che per non farti del maleservivano carezze si, ma all’occasionedue schiaffi d’amore21.17: Ultimo quarto di finale della categoria Giovani. Marco Sentieri contro Matteo Faustini21.14: Con 51% dei voti supera il turno Fasma, con il suo vocoder21.13: Uso diffuso dell’autotune, stile molto simile ad Achille Lauro… fa parte dei “figli” di Fabrizio Moro21.10: Tocca a Fasma, Questo il testo della canzoni:PER SENTIRMI VIVO – FasmaNon ti voglio più scriveredirti come vivereper non farti piangereho fatto l’impossibilepensi non sia fragilepensi sia incredibileperchè non scendon lacrimequando scendono a teMa a te sembra faciledirti che sto benequando tutto non vaed è brutto stare insiemeperchè so quello che erae il ricordo mi fa malee del rapporto che c’eraprima di questa canzone io e teCosa siamo diventati io e tesono quello che odiavi di mebaby perchè non mi amiamore sbatti le alie vola via da mevia da me via da tevia da questa cittàvia da noi via da tee domani chissàQuesta fama questa lucequesta notorietànon mi basterànon mi serviràe se dentro muoio lentosai che fuori sorridoio ti ho persa dentro al lettoper tenerti vicinoio ti ho visto per la stradae sai che ti voglio in giroe se adesso non mi molliè perchè in testa ho un casinoE per questo ti scrivooggi non mi parli perchè infondo ti uccidoperchè infondo mi uccidiperchè infondo mi uccidisiamo uguali opposti con i cuori divisioggi dove sei non lo soieri eri tutto ciò che avevo iooggi chi sei non lo soabbiamo detto basta senza dirci addioMa a te sembra faciledirti che sto benequando tutto non vaed è brutto stare insiemeperchè so quello che erae il ricordo mi fa malee del rapporto che c’eraprima di questa canzone io e te Cosa siamo diventati io e tesono quello che odiavi di mebaby perchè non mi amiamore sbatti le alie vola via da mevia da me via da tevia da questa cittàvia da noi via da tee domani chissàIo ti ho nella testatu mi hai detto restae vola via ma fallo con meio ti ho detto bastadai ti prego scappama fallo lontano da me21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e LulaIL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e LulaMi piace la mia cittàe questo è il mio quartiere tutto rossogli alberi, le facciate delle casequello che però non capiscoe che mi fa arrabbiare è che quando c’è ventonon posso uscire a giocareSi chiudono le finestrechiudono anche le scuolec’è una puzza pazzesca e non si può respirarequando c’è vento nel mio quartierenon si può giocareMio padre lavora in un posto grandissimolui lo chiama il gigante d’acciaiocon grandi camini che fumano sul maree gli ho sentito direche dà lavoro a diecimila personeeppure papà da lì se ne vuole andaredice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorarenon possiamo scegliere se vivere o lavorarese scappare o morire”Non ci saràun’altra volta, un’altra voltanon ci saràun’altra volta, un’altra volta ancoraPapà stava bene, s’è fatto una casaha sposato due figlie e mo’ resto iocon dieci anni d’amianto e molte rugheha lasciato l’inferno per darlo a meEro troppo giovane per capiree ho provato a scapparema mi mancava il maremi mancava il maremi mancava mia nonnae il sentirmi direUé guagliò vid ca’ qua so tutt cos bueneNon ci saràun’altra volta, un’altra voltanon ci saràun’altra volta, un’altra volta ancorachi ci darà una rispostaIo ti ho nella testatu mi hai detto restae vola via ma fallo con meio ti ho detto bastadai ti prego scappama fallo lontano da me21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e LulaIL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e LulaMi piace la mia cittàe questo è il mio quartiere tutto rossogli alberi, le facciate delle casequello che però non capiscoe che mi fa arrabbiare è che quando c’è ventonon posso uscire a giocareSi chiudono le finestrechiudono anche le scuolec’è una puzza pazzesca e non si può respirarequando c’è vento nel mio quartierenon si può giocareMio padre lavora in un posto grandissimolui lo chiama il gigante d’acciaiocon grandi camini che fumano sul maree gli ho sentito direche dà lavoro a diecimila personeeppure papà da lì se ne vuole andaredice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorarenon possiamo scegliere se vivere o lavorarese scappare o morire”Non ci saràun’altra volta, un’altra voltanon ci saràun’altra volta, un’altra volta ancoraPapà stava bene, s’è fatto una casaha sposato due figlie e mo’ resto iocon dieci anni d’amianto e molte rugheha lasciato l’inferno per darlo a meEro troppo giovane per capiree ho provato a scapparema mi mancava il maremi mancava il maremi mancava mia nonnae il sentirmi direUé guagliò vid ca’ qua so tutt cos bueneNon ci saràun’altra volta, un’altra voltanon ci saràun’altra volta, un’altra volta ancorachi ci darà una rispostaMacchiami il cuore con un pugno dentro al pettocambia il finale di una storia che ho già lettotutti lo sanno ma nessuno parlatanto funziona cosìspesso mi dicono “vattene da qui”ma signori io ho famigliae davanti un muro, sulle spalle un mutuoson già marcio dentroormai fa lo stessonon lo disco spessoti confesso non ho più un futuroNon ci sarànon ci sarà un’altra volta, un’altra volta no, un’altra volta nochi ci darà una risposta signorinon ci saràsarà diverso stavolta un’altra voltanon ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancoraTimbro ai tornelli della portineriasono le sette di una sera qualunquema il vento è forte, sempre più fortespezza la vita e le speranze restano chiusenelle mani del gigante21.02: Fiorello, Maria De Filippi e Amadeus in prime time: un incrocio da 60% di share?21.00: La telefonata con Maria De Filippi, quella vera, mentre Amadeus stava portando i fiori di Sanremo a Fiorello20.59: Fiorello saluta il direttore della Rai Coletta vestito da Maria De Filippi20.56: Gonna e calze nere per Fiorello e Amadeus ride.20.55: Dopo aver imitato Don Mateo ieri, Fiorello per alzare l’audience imita Maria De Filippi ed è vestito come la presentatrice Mediaset con tanto di caramellina in bocca20.54: Fiorello sottolinea il fatto che il Festival “è andato stra-bene”20.53: Inizia la gag con Fiorello, in cima alle scale, nascosto20.52: E’ Amadeus dalla platea ad aprire la seconda puntata del Festival, sale sul palco e saluta la galleria20.50: Mancano pochi minuti all’inizio del Festival. Vedremo se sarà ancora una volta Fiorello ad aprire come ieri sera20.47: Attesa anche per Gigi D’Alessio che torna per una ricorrenza: i 20 anni di “Non dirgli mai”, il pezzo che presentò al Festival nel 2000 e che lo lanciò definitivamente tra i big della musica italiana20.45: L’ospite più prestigioso è Zucchero Fornaciari che a Sanremo ha partecipato negli anni ’80 e oggi verrà a presentare il nuovo album e il nuiovo singolo “Spirito nel buio”20.42: E’ prevista la reunion dei Ricchi e Poveri nella formazione iniziale a quattro con il ritorno di Marina Occhiena. Un ritorno dopo 45 anni20.40: C’è grande attesa per le tre presentatrici, due delle quali sono anchor women Emma D’Aquino, Laura Chimenti e poi con la superstar degli anni ’80 Sabrina Salerno20.37: Queste invece le due sfide della categoria giovani che decreteranno gli altri due semifinalisti dopo le prime due qualificate di ieri: Marco Sentieri – Billy Blu. Fasma – Per sentirmi vivo. Matteo Faustini – Nel bene e nel male. Gabriella Martinelli e Lula – Il gigante d’acciaio.20.34: Questi i big in gara oggi in ordine di uscita: Tosca – Ho amato tutto. Piero Pelù – Gigante. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Levante – Tikibombom. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Giordana Angi – Come mia madre. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie20.31: Questa sera in gara i restanti 12 big e i 4 giovani20.28: Grandissimo successo, per la serata di ieri: 52% di share medio, un record degli ultimi 15 anni del Festival