CINEMA PARADISO

Seconda serata festival di sanremo (terza parte)


1.41: Finisce qui la nostra lunga diretta della seconda serata del Festival di Sanremo. Buonanotte a chi ci ha seguito finora e appuntamento a domani sera per l’evento legato alla storia dei 70 anni del Festival1.35: 24) Junior Cally, 23) Morgan, 22) Rancore, 21) Lamborghioni, 20) Riki, 19) Pavone, 18) Nigiotti, 17) Achille Lauro, 16) Jannacci, 15), Anastasio, 14) Gualazzi, 13), Angi, 12) Urso, 11) Masini, 10) Levante, 9) Zarrillo, 8) Tosca, 7) Irene Grandi, 6), Diodato, 5) Elodie, 4) Pinguini Tattici Nucleari, 3) Piero Pelù, 2) Le Vibrazioni, 1) Gabbani1.35: 6) Levante, 5) Michele Zarrillo, 4) Tosca, 3) Pinguini Tattici Nucleari, 2) Piero Pelù, 1) Francesco Gabbani1.34: 12) Junior Cally, 11) Rancore, 10) Elettra Lamborghini, 9) Enrico Nigiotti, 8) Paolo Jannacci, 7) Giordana Angi1.30: E’ il momento della classifica. Prima quella dei 12 cantanti in gara stasera e poi la classifica generale incrociata fra le due serate1.28: La lettera alle tre figlie di Laura Chimenti1.25: Baldanzoso Michele Zarrillo, un pezzo alla Raf con insert elettronici. Una versione svecchiata del cantautore romano. Bravo1.24: Chitarra acustica. E’ uno Zarrillo pimpante nonostante l’ora tarda1.23:NELL’ESTASI O NEL FANGO – Michele Zarrillodi V. Parisse – M. ZarrilloEd. Starpoint International/Gli Assolati Vetri – RomaNon basta una promessaE nemmeno una rispostaAlle parole ormai non credo quasi piùHo voglia di spezzare il mio silenzioRitrovare un po’ di paceE il coraggio che non c’èAmico ti capiscoQuesto sguardo lo conoscoAnche tu sei stanco proprio come meSei stanco di cercare una ragioneEd immagini un abbraccioChe non ti ferisca più, mai piùVorrei fosse veroVorrei ora è chiaroSto qui come vediIo resto ancora in piediSia nell’estasi o nel fangoNon mi importaQuanta forza serviràNavigherò in mare apertoIn capo al mondoFino a quando lo vorrai anche tuConfuso tra la genteC’è chi prega e c’è chi menteE chi parla anche di cose che non saVicini ma a distanzaDa uno schermo in una stanzaMa non cambiaQuanta poca umanitàHo voglia di guardarti dritto in facciaDirti tutto e di parlarti come non ho fatto maiE vivere ogni istante con chi adesso è più importanteFarmi avanti non tornare indietro piùVorrei fosse veroVorrei ora è chiaroSto qui come vediIo resto ancora in piediSia nell’estasi o nel fangoNon mi importaQuanta forza serviràAnche nel buio più profondoDella notte io lo so non mi perderòIl mio pensiero vaga verso nuove stelleArriva fino all’infinito e non si ferma da quassùE mi ritrovo più distante e più leggeroDove tutto è differente e la paura non c’è piùE tutto il tempo che ci resta non ci basta…Non ci bastaVorrei fosse veroMa resto ancora in piediSia nell’estasi o nel fangoNon mi importaQuanta forza serviràFaccio un respiro più profondoSono prontoA rischiare un po’ di più, un po’ di più…Di più1.22: MICHELE ZARRILLOAltro veterano vintage che con il suo tredicesimo Festival ha raggiunto le partecipazioni di Claudio Villa e Fausto Leali. Nato a Roma, 13 giugno 1957, ha vinto nel 1987 il festival nella sezione Giovani con la indimenticabile “La notte dei pensieri”. Tra i suoi brani più belli presentati a Sanremo “L’alfabeto degli amanti” che nel 2006 ha anche cantato in coppia con Tiziano Ferro. “Nell’estasi o nel fango” è il titolo del nuovo brano. Riuscirà a superare i quasi 5 milioni di streaming del suo più grande successo sanremese, ovvero “Cinque giorni”?DiscografiaAlbum in studio1982 – Sarabanda1988 – Soltanto amici1992 – Adesso1994 – Come uomo tra gli uomini1996 – L’elefante e la farfalla2001 – Il vincitore non c’è2003 – Liberosentire2006 – L’alfabeto degli amanti2011 – Unici al mondo2017 – Vivere e rinascereAlbum dal vivo2002 – Le occasioni dell’amore2009 – Michele Zarrillo Live – RomaRaccolte1997 – L’amore vuole amore1998 – Una rosa blu2008 – Nel tempo e nell’amore2011 – Le mie canzoniAlbum tributo2017 – Passioni1.20: Sarà anche l’ora tarda ma non ha fatto impazzire l’autrice di “Accetto miracoli”1.19: Timbro di voce alla Noemi, pezzo interessante in crescendo. Abbastanza sanremese per poter salire in alto in classifica1.18:COME MIA MADRE – Giordana Angidi G. Angi – M. FinottiEdizioni Avarello/Edizioni Curci – Roma – MilanoDammi la borsa che è troppo pesanteNon puoi fare sempre tutto da solaChe di persone ce ne sono tanteMa col tuo cuore c’è n’è una solaHai custodito le mie insicurezzeSaresti pronta per rifarlo ancoraChe di stazioni ce ne sono tanteMa poi torniamo sempre ad una solaTi scriverò un messaggioAppena uscita dalla stazioneCi vediamo poi per pranzoNon vedo l’ora di parlartiPer ritornare a respirareTi chiedo scusa se non ti ho mai dettoQuanto ti voglio beneTu che hai trovato sempre un postoDove nascondere le mie paureÈ che l’orgoglio a volte è un mostroChe ci fa solo allontanareE se un giorno sarò una mammaVorrei essere come mia madreNel tuo sorriso mi sentivo a postoE non serviva più stare maleMa l’amore non è solo un posto,è il tuo modo di fare.Ti chiedo scusa se non ti ho mai dettoQuanto ti voglio beneTu che hai trovato sempre un postoDove nascondere le mie paureÈ che l’orgoglio a volte è un mostroChe ci fa solo allontanareE se un giorno sarò una mammaVorrei essere come mia madreSei tu il regalo dei miei compleanniLa luce accesa quando torno tardiIl cuore più grande dove ripararmiStringimi forte a teStringimi forte a teStringimi forte a te1.17: GIORDANA ANGIGiordana Angi, nata a Vannes il 12 gennaio 1994, italiana di origine francese. è sbocciata a Sanremo, nonostante sia conosciuta dal grande pubblico grazie al talent di Maria De Filippi Amici. Nel Sanremo del 2012 si classificava “non finalista” con “Incognita poesia”. Ora, con la nuova “Come mia madre”, prova a sfondare. Il titolo di “Big” lo deve ai 14 milioni di streaming su Spotify per “Casa”, brano certificato con l’oro.DiscografiaAlbum2019 – Voglio essere tua1.17: Un tailleur giacca e pantalone per Sabrina Salerno che presenta Giordana Angi1.10: Qualche fischio dalla platea ma prevalgono gli applausi per Junior Cally1.09: Canzone di denuncia nei confronti della politica di oggi per Junior Cally. Il pezzo ha un ritmo tribale. Nessun accenno alle polemiche. La base presenta un’aria già ascoltata, non proprio originale1.08:NO GRAZIE – Junior Callydi Callyjunior – J. Ettorre – F. Mercuri – G. Cremona –E. D. Maimone – L. Grillotti – J. EttorreEd. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/EMI Music Publishing Italia/Sugarmusic/Merk and Kremont/Peermusic Italy/Ultra Music Publishing Europe – Milano – Piacenza – MilanoNon ho i superpoteriMa tra tutti riconoscoChi fa la voce grossaSempre e solo di nascostoDovrei puntare il dito controE fare il populistaNon fare niente tutto il giornoE proclamarmi artistaNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieOgni mattinaAvrà l’oro in boccaFinché ho i soldi nascosti nel lettoCon la resistenzaAlla dittaturaDel politicamente correttoIl mio sogno è quello di arrivare in altoSenza spendere i soldi di un altroFaccio cattivo visoA buon giocoE anche se sono belloNon piaccioNon ho i superpoteriMa tra tutti riconoscoChi fa la voce grossaSempre e solo di nascostoDovrei puntare il dito controE fare il populistaNon fare niente tutto il giornoE proclamarmi artistaNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieSpero si capisca che odio il razzistaChe pensa al Paese ma è meglio il mojitoE pure il liberista di centro sinistra che perde partite e rifonda il partitoSi chiedono “questo da dov’è uscito?”Dal terzo millennio col terzo ditoParlare di eccesso non è eccessivoSono il fuori programma televisivoNon ho i superpoteriMa tra tutti riconoscoChi fa la voce grossaSempre e solo di nascostoDovrei puntare il dito controE fare il populistaNon fare niente tutto il giornoE proclamarmi artistaNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieGiuro la smetto con sta storia del rapVoglio scrivere canzoni d’amore per la mia exTrovarmi un lavoro serio e diventare yes manInsultare tutti sì ma solamente sul webNo grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazieNo noNo noNo – no grazie1.07: JUNIOR CALLYIl “cantante mascherato” che ha scatenato valanghe di polemiche alla vigilia per i suoi testi di odio contro le donne. Vero nome Antonio Signore, nato a Roma il 10 ottobre 1991, è un rapper e produttore discografico. La sua canzone sanremese (“No grazie”) è una semplice invettiva contro la politica italiana di oggi. Non è da escludere che molti telespettatori prenderanno esempio dalla cantautrice di talento Roberta Giallo, che dopo aver indirizzato una lettera aperta ad Amadeus ha anche annunciato alla stampa che quest’anno non guarderà il Festival, seguendo l’indicazione dell’hashtag #iononguardosanremo. “Magicabula” è il brano di Junior Cally con più streaming su Spotify (20 milioni) in cui parla di donne-streghe da rimandare a casa con le calze rotte. Premiato dal suo pubblico con il disco di platino.DiscografiaAlbum2018 – Ci entro dentro2019 – Ricercato1.06: Il più discusso del Festival: Junior Cally senza maschera1.05: L’ennesima ovazione di serata per Tiziano Ferro1.03: Il medley prosegue con La fine di Tiziano Ferro1.00: Ora il regalo più grande per Tiziano0.59: E’ il momento di Tiziano Ferro in raso blù. Sere nere, un evergreen del suo repertorio0.51: Assomiglia un po’ a “La donna del mio amico” dei Pooh ma l’interpretazione fa la differenza con grande intensità da parte del cantante partenopeo0.48 Tocca a Massimo Ranieri con un pezzo inedito: Mia ragione, prodotta da Gino Vannelli0.47: Chiusura con sparo e caduta del cantante. Pezzo che ha potenzialità e potrebbe piacerci alla lunga0.45: Ritmo reggaeton, testo impegnato, rabbia contro i mali del presente e del futuro0.44:EDEN – Rancoredi T. Iurcich – D. FainiEd. Universal Music Publishing Ricordi/Woodworm Publishing Italia – Milano – Arezzo Questo è un codice, codiceSenti alla fine è solo un codice, codiceSenti le rime è solo un codice, codiceSu queste linee solo un codiceL’11 settembre ti ho riconosciutoTu quando dici, grande mela è un codice mutoTu vuoi nemici, sempre, se la strega è in IraqBiancaneve è con i sette nani e dorme in SiriaPasso ma non chiudo!Cosa ci hai venduto?Quella mela che è caduta in testa ad Isaac NewtonRotolando sopra un iPad oroPer la nuova eraGiù nel sottosuolo o dopo l’atmosferaStacca, mordi, spacca, separaAmati, copriti, carica, sparaStacca, mordi, spacca, separaAmatiCaricaNoi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terraTanto siamo sempre ospiti in qualunque nazioneChi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del meloChe vuole…Quante favole racconti che sappiamo già tuttiOgni mela che regali porta un’intuizioneNonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzioneE ora il pianeta terra chiama destinazioneNuovo aggiornamento, nuova simulazioneNuovo aggiornamento, nuova simulazioneCome l’EdenCome l’EdenCome l’Eden, prima del ‘ta ta ta’Come prima quando tutto era unitoMentre ora cammino in questo mondo proibitoCome l’EdenCome l’EdenCome l’Eden, prima del ‘ta ta ta’Quando il cielo era infinitoQuando c’era la festa e non serviva l’invitoDov’è lei? Ora, dov’è lei?Se ogni scelta crea ciò che siamoChe faremo della mela attaccata al ramo?Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nomeMentre Paride si aggira tra gli dei ansiosiQuante mele d’oro nei giardini di GiunoneLe parole in bocca come mele dei mafiosiE per mia nonna ti giuroChe ha conosciuto il digiunoÈ il rimedio più sicuroE toglierà il dottore in futuroIl calcolatore si è evolutoIl muro è cadutoUn inventore muore nella mela che morde c’era il cianuroQuesto è un codice, codiceSenti alla fine è solo un codice, codiceSenti le rimeE dopoStacca, mordi, spacca, separaAmati, copriti, caricaAncoraL’uomo è dipinto nella telaMa non vedi il suo volto è coperto da una melaSi, solo di favole ora mi meraviglioVolaLa freccia volaMa la mela è la stessaChe resta in equilibrioIn testa ad ogni figlioCome l’EdenCome l’EdenCome l’Eden, prima del ‘ta ta ta’Come prima quando tutto era unitoMentre ora cammino in questo mondo proibitoCome l’EdenCome l’EdenCome l’Eden, prima del ‘ta ta ta’Quando il cielo era infinitoQuando c’era la festa e non serviva l’invitoE se potessi parlare con lei da solo cosa le direiDi dimenticare quel frastuonoTra gli errori suoiE gli errori mieiE guardare avanti senza l’ansia di una garaCamminare insieme sotto questa luce chiaraMentre gridanoGuarda, stacca, mordi, spacca, separaAmati, copriti, carica, sparaAmati, copriti, carica‘Ta ta ta’Come prima quando tutto era unitoMentre ora cammino in questo mondo proibitoCome l’EdenCome l’EdenCome l’Eden, prima del ‘ta ta ta’Quando il cielo era infinitoQuando c’era la festa e non serviva l’invitoDov’è lei?Ora, dov’è lei?Se ogni scelta crea ciò che siamoChe faremo della mela attaccata al ramo?Se tu fossi quiCosa ti direiC’è una regolaSolaNel regno umanoNon guardare mai giù se precipitiamoSe precipitiamo