CINEMA PARADISO

Gli anni più belli


Estate del 1982... Roma. Giulio e Paolo finiti per caso negli scontri tra studenti e polizia, assistono al ferimento di Riccardo, a cui daranno assistenza. Da quel momento in poi tra di loro nascerà una grande amicizia. Hanno 16 anni e tutta la vita davanti. A loro tre si unirà Gemma, la ragazza di Paolo. Le loro vite si cominceranno a intrecciare nel racconto degli eventi politici, storici e giudiziari di quegli anni. E dovranno imparare che ciò che conta veramente sono le cose che fanno stare bene e che amori e amicizia nonostante quello che può succedere nella vita sono importanti così come il perdonarsi nel caso in cui c'è stato un torto anche grave.Gli anni più belli è ispirato a "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola (palesi gli omaggi anche ad altri film da "La dolce vita" a "Una vita difficile") e questo è evidente nel proseguo della storia, anche se a livello stilistico il film è tutto mucciniano sia nella solita qualità nella regia e nella fotografia, sia nei toni della recitazione degli attori. Questo si può notare soprattutto all'inizio con tutta la frenesia mucciniana presente nei 4 giovani. Poi salgono in cattedra Favino, Rossi Stuart, Santamaria e la Ramazzotti e il film comincia a prendere la sua strada. Inizia il viaggio che porterà alla scoperta di quello che eravamo e che siamo diventati partendo dalla prima giovinezza, età di speranze e di grandi progetti. Sono soprattutto le passioni dei giovani che interessano a Muccino. Le loro passioni possono essere deflagranti e disperate e a volte troppo urlate, ma comunque giustificate dall'età, dal destino, dalla sofferenza. Ad esempio le tragedie della vita che separa due innamorati o il desiderio di non essere poveri e senza ambizioni. Il ritmo narrativo è di assoluta qualità. La loro amicizia è anche un modo per uscire dalle tragedie familiari.Il film è chiaramente la storia di amicizia e amore tra 4 amici nell'arco di 40 anni inseriti come detto prima nella storia di un paese che cambia. Un racconto commovente e completo di un'intera generazione. Come afferma Muccino: "È il film più grande che abbia mai realizzato perché i personaggi sono la microstoria nella cornice della grande storia. Sullo sfondo della storia che racconto c'è l'Italia che cambia, dalla fine degli anni di piombo alla caduta del Muro di Berlino, dalla stagione di Mani pulite all'11 settembre. Racconterò anche l'ascesa del Movimento 5 stelle. Non sarà un viaggio nostalgico, o pessimista: tutti i personaggi, con le loro difficoltà, sono spinti dall'idea che domani sarà un giorno migliore". C'è quindi questo messaggio ottimistico che esce dal film e mai come oggi nella società attuale c'è la necessità di un messaggio di speranza.